“Senza agricoltura Arquata muore” e “Meno chiacchiere piu’ stalle”. “A.A.A. Cercasi normalità” e “Ho perso gli animali non la dignità”. Con cartelli in mano e animali al seguito, centinaia di agricoltori e allevatori dalle aree terremotate di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio hanno aderito alla protesta in piazza Montecitorio, a Roma. A renderlo noto è la Coldiretti. Davanti alla Camera pascolano oggi anche alcune pecore ‘orfane’ delle stalle crollate. Presenti i sindaci dei comuni colpiti. Tra gli striscioni anche “La burocrazia uccide piu’ del Terremoto” e “L’Italia migliore merita giustizia”. In piazza Montecitorio è stato apparecchiato un tavolo con i prodotti locali salvati dalle macerie: dalle lenticchie di Castelluccio al ciauscolo, dal pecorino Amatriciano a quello di Farindola. Merci che, denuncia Coldiretti, rischiano di sparire per le difficoltà del mercato locale, provocate dalla crisi del turismo e dallo spopolamento dovuto all’esodo forzato, ma anche dai ritardi nella costruzione degli alloggi temporanei. In piazza sarà proiettato il filmato-denuncia #stalletradite sui gravi ritardi della ricostruzione nelle aree rurali dove si sommano inefficienze, incompetenze e furberie. Il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, incontrerà il presidente del Senato Piero Grasso.