Terremoto, Poste Italiane: presentata l’iniziativa di solidarietà “Noi ci siamo”

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Piccoli grandi progetti per rinascere e guardare al futuro. E’ l’iniziativa di solidarietà “Noi ci siamo”, promossa dalla Fondazione di Poste Italiane, Poste Insieme Onlus, rivolta a bambini, ragazzi e giovani che a causa del sisma o della valanga di Rigopiano hanno perduto uno o entrambi i genitori. L’iniziativa è stata presentata oggi a Roma alla presenza dei primi 24 beneficiari ma il progetto è aperto e pronto ad accogliere altre richieste.
In particolare, si tratta di un programma strutturato di interventi formativi, sociali e di sostegno all’inserimento lavorativo articolato in progetti personalizzati condivisi di durata biennale, al termine della quale sarà possibile valutarne un ulteriore, eventuale prolungamento.
Sono molto orgogliosa ed emozionata prima di tutto come mamma e felice che la nostra azienda abbia questa sensibilità” commenta la presidente di Poste Italiane e della Fondazione, Luisa Todini che aggiunge: “Siamo la più grande azienda d’Italia che ogni giorno entra nelle famiglie degli italiani e oggi siamo famiglia per gli italiani stessi“.
Con il progetto ‘Noi ci siamo’, “proviamo a fare qualcosa che oggi può apparire piccolo ma che speriamo diventi un grande progetto. Investire sulla crescita e lo sviluppo formativo e professionale di chi ha perso in tutto o in parte la propria famiglia a causa del terremoto significa restituire speranza in un futuro e creare una corrispondenza di legami che può e deve coincidere con la rinascita dei territori e della loro economia”.
L’evento di oggi, spiega l’amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, “è un esempio di come Poste sappia combinare obiettivi, indirizzi di mercato al servizio dei clienti, della crescita, dell’innovazione senza però tradire anzi rafforzando quel senso di azienda sociale e di mercato con una missione che è quella dell’inclusione, cioè assicurare a tutti l’accesso a questi nuovi servizi“.
Quanto al progetto, “siamo contenti che attraverso la nostra onlus siamo stati vicini in modo concreto a cittadini e cittadine che hanno purtroppo subito gravi danni dal terremoto. Guardiamo a questo tragico evento anche però come una piattaforma per rilanciare, ricostruire, ripartire con uno spirito costruttivo che è tipico dell’azienda Poste Italiane“.
Il programma, finanziato attraverso il ricavato integrale proveniente dalla vendita del folder filatelico “Spaghetti all’Amatriciana”, emesso in precedenza da Poste Italiane e riproposto in vendita con scopi benefici a favore delle vittime del terremoto, prevede un percorso psico-pedagogico ed attitudinale e verrà realizzato direttamente da Poste Insieme, avvalendosi anche della collaborazione dell’Associazione “Mentoring Italia Onlus”.
“Noi ci siamo”, oltre ad un sostegno economico e ad attività di “mentoring” e tutoraggio, prevede, tra l’altro, la partecipazione della rete di volontariato interna all’azienda Poste Italiane attraverso l’affiancamento di un “tutor” al bambino/ragazzo nel percorso formativo ritenuto a lui più idoneo.
In presenza dei requisiti previsti, sarà inoltre possibile aderire ai programmi di alternanza scuola-lavoro, già definiti da Poste Italiane in accordo con il Miur, nonché per i giovani interessati a presentare un proprio progetto di start- up, la partecipazione ad appositi laboratori d’impresa nell’ambito delle opportunità già offerte dal programma Bancoposta “Postepaycrowd”.
Alla presentazione di “Noi ci siamo” hanno partecipato anche alcuni rappresentanti delle istituzioni locali fra i quali il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, il sindaco di Loreto Aprutino, Gabriele Starinieri, e l’Assessore alle politiche sociali, sport e sicurezza della Regione Lazio, Rita Visini.
I ragazzi di Loreto Aprutino coinvolti da questo progetto sono in 5” spiega il sindaco di Loreto Aprutino, Gabriele Starinieri. Da parte di Poste “c’è stata una sensibilità e una generosità per far continuare gli studi a questi ragazzi, di cui 2 sono minorenni e quindi una grossa speranza per la nostra comunità. Il 18 gennaio è stata una giornata tremenda, una brutta avventura
Ad Amatrice, riferisce il sindaco, Sergio Pirozzi “il commissario Errani dice che si corre. Io ne prendo atto e in effetti stiamo correndo perché abbiamo fatto un grande lavoro, un grande sacrificio però penso che oggi sia importante il significato di questa giornata ossia che esistono delle belle persone. Il mondo di Poste, che fa il verso a quello dell’Italia, è vicino alla gente che soffre“. (AdnKronos)

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