Solo nei giorni scorsi, fra Ucraina, Bielorussia e Russia europea sembrava che fosse sbocciata la primavera, mentre i termometri, per la prima volta in questo inizio del 2017, varcavano la soglia dei +15°C +17°C fra Moldavia, Ucraina meridionale, Bielorussia e sud della Russia europea. Ma dalle prossime ore si cambierà totalmente registro per l’affondo, dal mare di Barents, di un esteso nucleo di aria polare marittima successivamente “continentalizzata” durante il passaggio sopra gli innevati terreni della Lapponia e del territorio finlandese. L’afflusso di aria molto fredda, sia in quota che nei bassi strati, con isoterme fin sotto i -10°C -12°C a 850 hpa, favorirà pure il ritorno della neve al piano sulle vaste pianure Sarmatiche.
La stessa capitale russa, Mosca tornerà presto a dipingersi di bianco, come in una normale giornata invernale. Ma la neve tornerà ad imbiancare molte altre città della Russia europea, soprattutto lungo la regione del Volga, dove si attendono accumuli anche significativi. L’avvezione di aria fredda che sta per investire la Russia sarà preceduta dallo scivolamento di un esteso fronte occluso, di carattere freddo, collegato ad una profonda depressione extratropicale, minimo sui 973 hpa, interamente riempita di aria gelida di origine artica (poiché legata alla circolazione del vortice polare), posizionata sul mare di Barents, nel tratto poco a nord-ovest della penisola di Kola.
Durante l’avvezione fredda, che avverà attraverso l’inserimento di una debole e fredda ventilazione nord-occidentale che scivolerà sulle pianure Sarmatiche, l’isoterma di -9°C -10°C alla quota di 850 hpa è scivolata fino alla regione del Volga, determinando un forte raffreddamento in tutto il comparto russo. L’aria molto fredda, addirittura gelida nella media troposfera, proveniente dal mare di Barents, scivolando sopra la Carelia e le pianure della Russia europea, causerà un rapido tracollo della quota delle “zero termico” che raggiungerà il livello del suolo fino alla Russia centrale.
Situazione che renderà ogni tipo di precipitazione, a seguito del passaggio del suddetto fronte occluso, a prevalente carattere nevoso fino al piano. Inoltre l’afflusso nella media troposfera di aria particolarmente gelida, con isoterme al di sotto dei -35°C a 500 hpa, tenderà ad instabilizzare la colonna d’aria, inasprendo il “gradiente termico verticale” e agevolando cosi la formazione di annuvolamenti di carattere cumuliformi nel settore post-frontale (dietro il fronte freddo) che potranno originare nevicate e persino rovesci nevosi, accompagnati dalla fredda ventilazione da NO e N-NO.
Nelle prossime ore, con lo scivolamento del fronte occluso verso sud, le nevicate e i rovesci di neve raggiungeranno l’area di Mosca ed in seguito pure la città di Kazan, dove si potranno verificare nevicate anche localmente intense, a carattere di vero e proprio rovescio, che potrebbero creare anche qualche disagio. Domani, con il graduale spostamento della circolazione depressionaria a carattere freddo verso levante, e il lento movimento verso sud-est dell’annesso fronte occluso, nevicate persistenti ed a tratti anche di moderata o forte intensità, investiranno la regione del Volga, ed in particolare l’area fra le città di Kazan e Samara, dove si attendono anche accumuli superiori agli 8-10 cm di neve fresca.
La circolazione depressionaria presente sul mar di Barents nel frattempo continuerà a pilotare vari nuclei di aria sempre più fredda, di matrice artica marittima, successivamente “continentalizzata” sopra le pianure della Russia europea, che dal mar di Barents vengono risucchiate dalla stessa circolazione depressionaria, versandosi sopra le estese pianure Sarmatiche, per poi raggiungere l’est dell’Ucraina e il sud della Russia europea. L’avvezione fredda cosi prodotta interesserà tutto il territorio della Russia europea, la Bielorussia e parte dell’Ucraina, dove si respirerà un clima un po’ più invernale, con temperature massime che nelle ore centrali del giorno supereranno di poco i +0°C, mentre nelle ore notturne si scende abbondantemente sotto, con picchi sotto i –7°C -8°C sulla Russia centro-settentrionale.
Fra domani e mercoledì, con lo spostamento del sistema frontale verso levante, le nevicate interesseranno quasi l’intera regione degli Urali, mentre sul resto del territorio russo si verificherà un deciso miglioramento, con l’arrivo di ampie schiarite e zone di sereno. Nonostante il miglioramento le temperature continueranno a mantenersi su valori sotto le medie stagionali su buona parte del territorio russo, con gelate diffuse durante le ore notturne e la presenza di un sottile manto nevoso al suolo che contribuirà a rendere il clima ancora un po’ rigido.