Dopo una settimana dominata dai venti nord-occidentali che hanno spirato raggiungendo l’intensità di burrasca, specialmente fra i mari attorno la Sardegna, il Tirreno e la Sicilia, l’inizio della nuova settimana sarà caratterizzato da un nuovo cambio di circolazione di più moderate correnti dai quadranti nord-orientali e orientali su gran parte del bacino centro-occidentale del Mediterraneo, dal Tirreno fino al mar di Alboran e allo Stretto di Gibilterra. L’attivazione di questa ventilazione orientale sarà favorito dall’ulteriore spinta verso levante, in direzione del Canale della Manica, del nord della Francia e del Belgio, del promontorio anticiclonico delle Azzorre, il quale continuerà a mantenere i propri massimi barici di oltre i 1035 hpa a largo delle coste atlantiche francesi. Lungo il margine più meridionale di questa struttura di alta pressione che dal vicino Atlantico si allungherà fin verso il nord della Francia e il Belgio, si produrrà una ventilazione, generalmente da NE e E-NE, che dal Tirreno si dipanerà verso il mar delle Baleari, il mare di Sardegna, il Canale di Sardegna e il mar di Alboran, andandosi ulteriormente ad intensificarsi proprio su quest’ultimo bacino.
Si verrà così a costruire la configurazione barica ideale per l’attivazione del “levanter”, il famoso vento orientale (equivalente al nostro levante) che spira fra il mar di Alboran e lo Stretto di Gibilterra, spesso associandosi ad intense fasi di maltempo. Questo vento può verificarsi in qualsiasi momento dell’anno, ma è più frequente da luglio a ottobre e nel mese di marzo. In genere bastano delle piccole differenze di pressione tra il vicino Atlantico, l’area del Golfo di Cadice e il Mediterraneo occidentale per una sua rapida attivazione.
Il “levanter” si attiva con una certa regolarità all’interno dello Stretto di Gibilterra, dove spesso per l’effetto dell’incanalamento, tra Ceuta e Tarifa, riesce a rafforzarsi sensibilmente, spirando anche in modo intenso e burrascoso verso l’Atlantico, con raffiche ad oltre 70-80 km/h. Difatti, all’interno dello Stretto di Gibilterra (le famose Colonne d’Ercole per gli antichi romani), il particolare andamento delle coste e la locale morfologia, con bassi rilievi nel vicino retroterra, tende a influenzare notevolmente la ventilazione in loco, per questo i venti soffiano in prevalenza o da Ovest o da Est, scorrendo parallelamente alla linea di costa, fra la punta di Tarifa e Ceuta.
L’irrompere di questa ventilazione può essere preceduto da onde lunghe da Est che dal mar di Alboran si allungano verso Gibilterra fino all‘Atlantico. L’arrivo dell’onda lunga è già un segnale che indica che fra poche ore il “levanter” comincerà ad oltrepassare Gibilterra. Il “levanter” generalmente si forma ogni qual volta che un promontorio anticiclonico va a distendersi verso la Francia, il Belgio, l’Olanda e la Germania, mentre contemporaneamente una circolazione depressionaria si localizza a sud-ovest dello Stretto di Gibilterra o davanti le coste atlantiche marocchine.
La differenza di pressione che si viene a determinare causerà l’attivazione del sostenuto vento orientale su Gibilterra e sul mar di Alboran, spirando in modo anche intenso e burrascoso. Il “levanter” si può formare quando un fronte freddo atlantico si avvicina da ovest verso il Golfo di Cadice e lo Stretto di Gibilterra. In questo caso il “levanter” continuerà a spirare fin quando il fronte freddo non avrà raggiunto lo Stretto, portando piogge, rovesci e temporali, con una repentina rotazione dei venti da Est a Ovest.
In tale contesto può capitare che mentre ad est dello Stretto e in quest’ultimo soffia un forte “levanter“, ad ovest soffi un forte “vendaval”, che altro non è che l’intenso vento da SO e O-SO che porta burrasche lungo il Golfo di Cadice, incanalandosi con forti venti da Ovest fino a Gibilterra. Nella zona d’incontro fra i due opposti venti, in genere davanti la costa di Tarifa, si formano dei fronti temporaleschi per la convergenza fra le correnti, con mare molto agitato, piogge torrenziali e anche possibili trombe marine. Ma un’altra condizione idonea si verifica quando sul mar delle Baleari e il Mediterraneo centro-occidentale si localizza un anticiclone, mentre sull’Atlantico portoghese il campo barico si presenta livellato.
Tale squilibrio barico è sufficiente per generare un moderato “levanter” che però andrà a localizzarsi dentro lo stretto di Gibilterra. In quest’occasione l’attivazione del “levanter” verrà agevolata dall’isolamento, poco ad ovest dello Stretto di Gibilterra, di un “CUT-OFF” che si posizionerà poco a sud del Golfo di Cadice nel corso del pomeriggio di martedì.
La presenza di questa circolazione depressionaria poco ad ovest di Gibilterra, pronta a contrastare con il più robusto promontorio anticiclonico di oltre 1035 hpa allungato in direzione della Francia settentrionale e del Belgio, causerà un inspessimento del “gradiente barico orizzontale” proprio al traverso del mar di Alboran e dello Stretto di Gibilterra, favorendo così l’attivazione di sostenuti venti orientali che dal mare a sud delle Baleari e dal tratto di mare antistante la costa algerina si propagheranno velocemente al mar di Alboran e allo Stretto di Gibilterra, acquistando ulteriore intensità, fino a raggiungere lo status di burrasca davanti le coste della Spagna sud-orientale, con venti da NE e E-NE capaci di raggiungere forza 7-8 Beaufort.
In modo particolare durante la serata di martedì e nelle prime ore di mercoledì, allorquando il “CUT-OFF” si sarà allontanato ad ovest dello Stretto di Gibilterra, favorendo l’attivazione nei bassi strati di un intenso flusso da E-NE e da Est, pronto a canalizzarsi all’interno dello Stretto di Gibilterra, con raffiche che potranno toccare punte di oltre 60-70 km/h fra Cartagena e il Golfo di Almeria, dove la ventilazione orientale in discesa dalle Baleari, non incontrando alcun ostacolo naturale, si presenterà piuttosto impetuosa. Ma punte di oltre i 60 km/h sono attese anche fra Ceuta e Gibilterra, dove la ventilazione orientale insisterà fino al prossimo giovedì.
Inoltre, nonostante il “Fetch” non particolarmente ampio, la burrasca di “levanter” che dal mare a sud delle Baleari si estenderà al mare di Alboran sarà in grado di sollevare un importante moto ondoso, con onde di “mare vivo” alte anche più di 3-4 metri che nella giornata di mercoledì si dirigeranno verso le coste orientali dello Stretto di Gibilterra, generando delle mareggiate lungo la costa fra Ceuta e Gibilterra, e creando notevoli difficoltà alla navigazione marittima. Sul mar di Alboran la forte ventilazione da E-NE riuscirà a produrre onde piuttosto ripide che potranno raggiungere anche i 4-5 metri di altezza proprio nel tratto di mare a sud della costa di Almeria e della Costa del Sol.