Nella giornata odierna, durante il passaggio del fronte freddo sul Tirreno meridionale, una tempesta di vento, da Ovest e O-NO, ha spazzato le isole Eolie, con raffiche di vento davvero molto forti che hanno lambito picchi di 90-100 km/h, seppur per un breve periodo. Addirittura, in una stazione di Stromboli, è stata registrata una raffica “eccezionale” di picco di ben 158 km/h, valore degno di un uragano di 2^ categoria della Saffir-Simpson. Le forti burrasche da Ovest e O-NOsono state attivate, come avevamo previsto nei giorni scorsi, dal sensibile infittimento del “gradiente barico orizzontale”, lungo il bordo più occidentale della profonda ciclogenesi che scivolava sul medio-alto Adriatico, a largo delle coste marchigiane. Molto probabilmente l’afflusso di masse d’aria sempre più fredde e pesanti (quindi con un valore pressorio più elevato), tracimate dalla valle del Rodano sotto intensi venti di maestrale, ha provocato un repentino aumento della pressione barometrica fra mar di Corsica e mar di Sardegna che ha creato un significativo squilibrio barico su aree piuttosto ristrette.
Questo rapido rialzo dei valori barometrici ha provocato un ulteriore accelerazione del flusso di “gradiente”, già piuttosto intenso, generando questi impetuosi colpi di vento, da O-NO e NO, che hanno toccato picchi di oltre 100 km/h a ridosso dell’arcipelago eoliano. La locale orografia delle singole isole ha poi prodotto locali amplificazioni, tanto da originare queste fortissime raffiche, fino a 158 km/h. I venti molto forti, fino a 100-120 km/h, hanno purtroppo cagionato dei danni, sradicando alberi e divelto alcuni pali della luce. Mentre furibonde mareggiate, con onde di “mare vivo” alte fino a più di 6.0 metri, stanno flagellato le coste occidentali delle singole isole, provocando notevoli danni.