USA, decreto clima: allarme degli ambientalisti e della ricerca medica

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Le organizzazioni ambientaliste e di ricerca medica statunitensi lanciano l’allarme, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che ribalta le misure del predecessore Barack Obama per la tutela ambientale. La loro preoccupazione è legata alle conseguenze che le nuove politiche del repubblicano avranno sul clima e sugli abitanti del pianeta. Nel commentare il nuovo ordine esecutivo, ieri Trump ha promesso di mettere “fine alla guerra al carbone“, promuovendo l’indipendenza energetica nazionale e la creazione di lavoro. “Siamo profondamente delusi dall’ordine esecutivo di Trump, che protegge i minatori e non la gente“, ha detto in conferenza telefonica con la stampa Lyndsay Moseley Alexander, vice presidente aggiunta e direttrice della campagna ‘Healthy Air’ (aria sana) dell’American Lung Association. L’associazione è una delle più importanti negli Usa per la prevenzione delle malattie polmonari e promuove ricerca e attività educative. Con il suo ordine, Trump ha scelto di ribaltare il Clean Power Plan di Obama, lanciato nel 2005 con l’obiettivo di far sì che gli Stati Uniti riducessero entro il 2030 del 32% le emissioni di carbonio delle centrali elettriche rispetto a livelli del 2005.Con questo piano, parte fondamentale degli sforzi di Obama contro il cambiamento climatico e bloccato provvisoriamente dalla Corte suprema nel febbraio 2016, l’allora presidente democratico intendeva sostituire le centrali elettrice di carbone con impianti a gas naturale ed energie pulite, come eolica e solare. Per Alexander, la decisione di Trump comporta “un passo indietro” sui progressi per la salute degli americani. “Per decenni, il nostro Paese è dipeso dai combustibili sporchi come il carbone, il petrolio e il gas naturale. Bruciare questi combustibili ha prodotto inquinamento dell’aria e provocato attacchi d’asma e cardiaci, ha causato cancro e falciato vite“, ha sottolineato.L’impatto sarà particolarmente duro sulle comunità con poche risorse e sulla minoranza ispanica, afferma Hilda Nucete, direttrice del programma ‘Protégete: Our Air, Our Health’ dell’organizzazione Conservation Colorado. “Le comunità latine hanno il rischio maggiore di soffrire l’impatto dell’inquinamento dell’aria sulla salute“, afferma Nucete. La rabbia e i timori contrastano con l’allegria dei lavoratori e dei minatori dell’industria del carbone, presenti intorno a Trump al momento della firma del decreto. E il settore minerario ha celebrato la decisione del presidente, ignorando l’opinione degli esperti secondo cui l’aumento di produzione potrebbe non essere sinonimo di nuovi posti di lavoro, a causa della crescente automazione.

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