Vino e cultura a braccetto al G7, Carpineto scelta per la cena Unesco

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L’occasione è di assoluta straordinarietà, il G7 della Cultura che per la prima volta riunisce a Firenze i ministri della Cultura dei ‘sette grandi’; lo scenario, che la città perla del Rinascimento mette a disposizione, tra i più suggestivi, quello del Refettorio del Convento della SS Annunziata; il contesto e i protagonisti di alto livello culturale, e cioè gli esperti Unesco, i rappresentanti governativi e importanti personalità del mondo dell’arte e della cultura fiorentine.
In questo quadro, Carpineto, un’icona della Toscana vitivinicola, è stata scelta come partner esclusivo per i due appuntamenti conviviali: per la cena-convivio del 30 marzo ‘Tra la Terra e il Cielo’, a cura del Consorzio di tutela del caffè espresso tradizionale italiano, a conclusione della prima giornata di lavori, e per il lunch a conclusione del convegno del 31 sulla biodiversità alimentare.
Il tema che i rappresentanti dell’Icomos, organismo internazionale dell’Unesco, discuteranno è quello della cultura del cibo e della sostenibilità facendo il punto sugli obiettivi delle Nazioni Unite sul tema dello sviluppo sostenibile per il 2030. E non è un caso che la scelta del partner vitivinicolo sia caduta su Carpineto. “Al di là infatti del valore intrinseco dell’azienda, che compie quest’anno 50 anni, tra le eccellenze della Toscana nel mondo, Carpineto è stata scelta anche perché rappresenta un modello in quanto a sostenibilità, a cominciare dall’impatto zero all’impronta di carbonio, con vigne e boschi che assorbono molta più CO2 di quanta l’azienda stessa ne produca”, sottolinea l’azienda.
Per la sera del 30 marzo è previsto un menù a quattro mani firmato dalla chef Tiziana Tacchi de Il Grillo e Buoncantore di Chiusi e l’Istituto alberghiero Ipssar Vasari di Figline Valdarno: una cucina che esalta i prodotti toscani secondo uno stile contemporaneo e che troverà la migliore valorizzazione in abbinamento ad alcuni classici Carpineto. “Si comincia – anticipa – con lo Spumante Brut sia in versione bianca nel segno di una grande aromaticità ideale connubio per l’aperitivo, sia in versione rosé, una piccola cuvée che si farà apprezzare per la rara finezza e per il perfetto abbinamento con l’uovo ingabbiato nella tarese dell’antipasto e nei tagliolini alle uova regina del primo piatto”.
“Ma è quando entra in scena il Chianti Classico Riserva, prodotto esclusivamente nella zona vitivinicola più antica della Toscana, in un paesaggio di struggente bellezza, candidato a riconoscimento a Patrimonio Unesco dell’Umanità, che si esprime al meglio – sottolinea – l’identità più profonda della Carpineto. Uno dei vini più rappresentativi del territorio toscano, un grande interprete del terroir: colore rosso rubino intenso, profumo elegante, armonico, persistente, sapore lungo, vellutato, pieno. Matrimonio ideale quello con il peposo alla fornacina con le pere, anche lui grande classico della chef”.
“A chiudere un brindisi con lo Spumante dolce Carpineto da uve moscato, la cui aromaticità e le note fruttate di grande equilibrio risultano perfette per il dessert e per un brindisi nel segno della cultura del cibo come del vino che l’Unesco protegge e valorizza come patrimonio culturale dell’Umanità”, conclude. (AdnKronos)

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