E’ la giornata degli scherzi, si sa. E anche quest’anno non sono mancate le burle che hanno fatto ridere (in qualche caso meno) non appena svelato il ‘pesce d’aprile‘. Come da tradizione, il più bersagliato dagli ‘Amici miei’ è il mondo dello sport: dal Perugia ceduto ai giapponesi (la ‘zingarata’ di un edicolante) alla Pro Sesto che passa nelle mani dei cinesi, lo scherzo fa gol nel mondo del calcio di Serie minore. Architetta ad hoc la pagina di ‘Sestoweek’, il settimanale di Sesto San Giovanni (Milano) dedicato alla Pro Sesto (la squadra di calcio di Serie D), con un titolo sulla cessione. Vale la pena riportare il testo dell’articolo: “Dopo l’Inter e in attesa del Milan, la Pro Sesto gioca d’anticipo e chiude la cessione di una parte della sua proprietà ad un fondo con sede a Hong Kong, capeggiato dal giovane Jian Tse-Tung, rampollo di una famiglia molto facoltosa, proprietaria di centinaia di sale cinematografiche sparse in tutta la Cina“. Nell’articolo si legge che “Tse-Tung, durante una cena a base (ovviamente) di pesce, ha incontrato il suo amico di vecchia data, l’ex calciatore del Milan Demetrio Albertini. L’imprenditore cinese avrebbe manifestato l’interesse per l’acquisto di un club calcistico italiano e Albertini ha colto la palla al volo, presentandogli il fratello Gabriele, presidente della Pro Sesto“. La data del closing è prevista a fine maggio, conclude il pesce d’aprile: “Si sta già lavorando per far disputare le partite casalinghe della Pro Sesto all’ora di pranzo, in modo da poter essere visibili in tv anche in Cina“. “Tutto è nato da una foto che abbiamo trovato su Instagram“, spiega Angelo Baiguini, direttore di Sestoweek. “L’immagine ritrae Demetrio e Gabriele Albertini con un loro amico cinese – continua -. Da lì l’idea di inscenare un ‘pesce d’aprile’ sicuri che i nostri lettori e i protagonisti apprezzeranno un’iniziativa goliardica e divertente“. Meno goliardico lo scherzo del sindacato di Polizia Coisp che coglie l’occasione di un ‘pesce d’aprile’ per far riflettere su una situazione “reale” di ordine pubblico. E’ stato diffuso ieri il comunicato del sindacato con cui veniva annunciata la nuova figura del ‘garante arbitro’ durante le manifestazioni di piazza. “Alla stregua di un arbitro di una partita di calcio“, si legge nella nota, la nuova figura può “‘espellere’ i poliziotti dagli schieramenti dei reparti inquadrati in servizio di ordine pubblico o addirittura i funzionari, in caso protestino troppo“. Tutto contenuto in un emendamento da presentare “il 1° aprile 2017, in coincidenza con il giorno della promulgazione della legge 121/81 che ha riformato la Pubblica Sicurezza italiana“. Altro ‘pesce d’aprile’ che però non ha suscitato il sorriso, almeno di un assessore comunale, ha come protagonista Firenze. In via del Ponte di Mezzo è apparso un cartello di requisizione su un immobile. Il sequestro preventivo del palazzo da parte del Comune intima al proprietario di trovare “almeno un locale nella magione atto ad ospitare numero 2 rifugiati politici provenienti dall’Africa settentrionale” e mettere a loro disposizione l’uso esclusivo di bagno e cucina. In alternativa “è ammesso il pagamento in misura ridotta di una sanzione“, soldi che confluiranno nel Fondo Europeo per i rifugiati politici. Su tutte le furie l’assessore alla sicurezza urbana e alla polizia municipale Federico Gianassi che ha annunciato verifiche per individuare i responsabili del pesce d’aprile.