Non ci sono vittime civili nel raid aereo compiuto ieri sera dagli Stati Uniti contro il sedicente Stato Islamico (Is) in Afghanistan, nella provincia orientale di Nangarhar al confine con il Pakistan. Lo ha confermato il portavoce dell’esercito afghano, Jawed Saleem, che all’emittente Tolo news ha spiegato che l’unica famiglia residente nella zona era stata fatta evacuare dalle forze della sicurezza prima del bombardamento. Saleem ha quindi precisato che la bomba, la più potente tra quelle non nucleari, è stata sganciata sul villaggio di Mohmand Dara nel distretto di Chin in una zona compresa tra due montagne dove l’Is aveva scavato tunnel e creato nascondigli. Al momento del raid, nella zona colpita erano presenti tra i 40 e i 70 jihadisti dell’Is. Il Chief Executive Officer del governo afghano, Abdullah Abdullah, ha aggiunto in un post su Twitter che ”molte famiglie avevano già abbandonato la zona da tempo a causa delle brutalità compiute dall’Is. Il governo ha inoltre posto una grande attenzione per evitare di colpire i civili”.