Allerta Meteo – Nel corso delle prossime ore si assisterà ad un nuovo peggioramento del tempo lungo le nostre regioni adriatiche per l’ingresso di un nuovo impulso di aria fredda dalla regione carpatico-danubiana che causerà un nuovo brusco calo delle temperature. L’entrata dell’aria fredda polare marittima verrà preannunciata dal rapido passaggio di un fronte freddo che si spingerà verso l’Adriatico, causando un peggioramento che già dalla prossima serata si realizzerà lungo le coste di Veneto, Romagna, Marche, Abruzzo e Molise, dove oltre al brusco aumento della copertura nuvolosa si verificheranno anche delle piogge e dei rovesci a carattere sparso, che assumeranno carattere nevoso in Appennino. Dalla serata e dalla nottata successiva, l’estensione del bordo più meridionale dell’anticiclone oceanico verso la Germania e la Repubblica Ceca, con l’isobara di 1030 hpa tra il nord della Francia e la Germania settentrionale, produrrà un significativo inspessimento del “gradiente barico orizzontale” anche fra i Balcani e le nostre regioni adriatiche. Questa temporanea compressione del “gradiente barico orizzontale” fra l’Italia centrale e l’alto Adriatico, con massimi di “gradiente” posizionati proprio al traverso dell’Adriatico settentrionale, rischia pertanto di creare la configurazione barica perfetta per il richiamo di intensi venti da N-NE e Nord, attivi soprattutto fra il Golfo di Trieste e l’Adriatico più settentrionale.
Difatti il “CUT-OFF” che nelle scorse ore si è isolato sul nord della Croazia, lo stesso che veicola l’aria fredda verso le nostre regioni, muovendosi molto lentamente verso l’Ungheria presenterà nei bassi strati un discreto “gradiente barico orizzontale”, specialmente lungo il bordo più occidentale, che andrà fin da subito ad interagire con le isobare facenti capo al bordo più sud-orientale del promontorio anticiclonico delle Azzorre, che dalle medie latitudini atlantiche si allunga verso il nord della Francia e la Germania settentrionale.
Da tale interazione, fra il “CUT-OFF” attivo sull’Ungheria e l’anticiclone oceanico che si elongherà fino al nord della Germania, si verrà a sviluppare il significativo “gradiente barico orizzontale” che darà origine a questa intensa ventilazione settentrionale che lambirà, già da stanotte, la soglia d’attenzione lungo tutto il bacino adriatico, raggiungendo forza 7 della scala Beaufort su gran parte dell’Adriatico centro-settentrionale, fino alle coste delle Marche, dell’Abruzzo e del Molise, dove si registreranno raffiche di oltre i 60-70 km/h.
Specie fra il riminese, la costa pesarese, l’anconetano, e sul litorale abruzzese, particolarmente esposto alle sfuriate eoliche provenienti dal primo quadrante. Questi venti freddi e turbolenti si canalizzeranno all’interno dei principali valichi delle Alpi Dinariche, tramite l’attivazione di poderosi “deflussi” che in queste ore stanno dando origine alle forti raffiche di bora fra il Golfo di Trieste, l’Istria, la Dalmazia settentrionale in rapida estensione a tutto il medio-alto Adriatico, fino alle coste di Veneto, Romagna, Marche, Abruzzo e Molise.
I forti venti da N-NE e Nord permetteranno all’aria piuttosto fredda e molto densa, appena addossata fra il versante settentrionale delle Alpi e la pianura Ungherese, di traboccare velocemente in direzione del Mediterraneo centrale e dell’Italia attraverso il Golfo di Trieste e gli altri “valichi” naturali delle Alpi Dinariche. Questa intensa ventilazione settentrionale comincerà ad attenuarsi molto gradualmente, non prima del pomeriggio di domani, allorquando si verificherà un allentamento del fitto “gradiente barico orizzontale”, con lo spostamento del “CUT-OFF” verso l’ovest della Romania.
L’irrompere della sostenuta ventilazione dai quadranti settentrionali renderà tutto il medio-alto Adriatico da molto mosso ad agitato. Già dalla prossima notte, con l’arrivo degli intensi venti da N-NE dalle coste dell’Istria e della Dalmazia settentrionale, l’alto Adriatico passerà da molto mosso ad agitato, per lo sviluppo di onde alte fino a 2.5-3.0 metri che andranno a rompersi sui litorali di Veneto meridionale, Romagna e Marche, determinando delle mareggiate, specie nel tratto fra il ravvenate e il pesarese, che accelereranno il processo dell’erosione.
Nel corso della mattinata di domani le mareggiate si estenderanno anche alle coste dell’Abruzzo e del Molise, con l’arrivo di onde ben formate da NE che si romperanno lungo tutto il litorale, con mareggiate di debole intensità, dalla costa pescarese fino alla spiaggia di Termoli, dove irromperanno onde alte anche sui 3.0 metri. Ecco le pagine utili per seguire la situazione meteo in tempo reale: