C’era una volta, tanto tempo fa, una galassia lontanissima e per nulla originale. Potrebbe iniziare più o meno così la strana storia di MACS1423-z7p64, la galassia ai confini dell’Universo appena scoperta da un team di astronomi guidato dall’Università della California e subito catalogata come ‘ordinaria’, ‘tipica’. Nessun segno particolare che la distingua dalle sue sorelle galattiche più vicine.
Eppure, nonostante le apparenze, sta proprio qui il valore della scoperta: il fatto che una galassia così lontana nel cosmo sia tutto sommato paragonabile alle galassie alla nostra portata potrebbe aiutarci a comprendere meglio com’era l’Universo miliardi di anni fa.
“Molti oggetti celesti distanti – spiega Austin Hoag, prima firma dello studio pubblicato su Nature Astronomy – sono estremamente brillanti e probabilmente è difficile confrontarli con altre galassie. Pensiamo che invece questa galassia possa essere più rappresentativa delle galassie dell’epoca.”
L’epoca in questione – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – risale a circa un miliardo di anni dopo il Big Bang, quando l’Universo era ancora molto giovane. Si tratta del cosiddetto periodo della reionizzazione, legato al fatidico momento dell’accensione delle prime stelle del cosmo.
“Abbiamo un prima e un dopo rispetto a questa epoca – dice Hoag – ma non sappiamo ancora quando. Ci sono poi domande legate a quali oggetti celesti abbiano causato la reionizzazione: sono state le galassie più giovani o hanno contribuito, ad esempio, i buchi neri o i lampi gamma?”
MACS1423-z7p64 potrebbe ora aiutare a rispondere a queste domande. Il suo redshift di 7.6 la colloca in un periodo che si aggira intorno a circa 13.1 miliardi anni fa, dato ottenuto combinando i dati del telescopio spaziale Hubble e dell’Osservatorio Keck alle Hawaii.
Il prossimo passo sarà aspettare il potente occhio del telescopio spaziale James Webb, il cui lancio è programmato nel 2018, per provare a capire in che modo sono nate galassie come MACS1423-z7p64, e che cosa le accomuna alla nostra dimora galattica.