La NASA ha in programma di lanciare nei prossimi anni una nuova generazione di telescopi spaziali. Il primo a partire, nell’ottobre 2018, sarà il successore di Hubble, il James Webb Space Telescope.
Ma l’agenzia spaziale Usa sta già guardando oltre. E in questi giorni ha avviato uno studio indipendente per analizzare le caratteristiche scientifiche, la fattibilità e i costi del progetto per il telescopio a infrarossi Wide Field Infrared Survey Telescope (WFIRST), da lanciare a metà 2020.
Le conclusioni di questo report – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – saranno presentate nei prossimi mesi, e diventeranno parte integrante del progetto di sviluppo della missione.
“È il momento giusto per prenderci una pausa per uno sguardo indipendente sul nostro progetto. In questo modo – spiega Thomas Zurbuchen, Associate Administrator del Science Mission Directorate NASA di Washington -, potremo essere più sicuri sui tempi e sui costi che la costruzione di WFIRST richiederà”.
Come illustrato in un video della NASA, WFIRST scruterà il Cosmo con un campo osservativo 100 volte maggiore rispetto ad Hubble. Significa che ogni immagine di WFIRST sarà come 100 di Hubble messe insieme.
Il nuovo telescopio studierà la composizione chimica di eventuali atmosfere di esopianeti, e le supernove di tipo Ia. Getterà, inoltre, uno sguardo sul ‘lato oscuro’ del Cosmo. Misurerà, ad esempio, gli effetti della materia oscura sulla distribuzione delle galassie, e cercherà di sondare la misteriosa natura dell’energia oscura, che permea circa il 70% dell’Universo.