Solchi che percorrono i pendii di un cratere da impatto e impronte lasciate dall’arrivo di un manufatto umano: sono questi i protagonisti delle recenti sedute fotografiche che la sonda MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) della NASA ha dedicato a due differenti aree di Marte.
E’ stato lo strumento HiRISE (High Resolution Imaging Science Experiment) di MRO ad effettuare i ‘ritratti’ di questi segni, che caratterizzano il suolo marziano nelle aree circostanti il cratere Gasa e il suo ‘collega’ Eagle, noto per essere la zona dove il 25 gennaio 2004 è atterrato il rover Opportunity della NASA.
Nell’ immagine , relativa ai dintorni del cratere Gasa, si notano dei canali da erosione che si snodano sul ripido pendio interno di un cratere da impatto. L’area è piuttosto accidentata e presenta dei crateri che, ad un primo sguardo, sembrerebbero essersi formati sopra il ‘ventaglio’ dei canali. Secondo il team della missione, la situazione è diversa da come appare: infatti, uno studio approfondito dei dati di HiRISE mostra che i crateri si trovano solo sul terreno non interessato dai solchi.
La differente colorazione del suolo nell’immagine – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – offre ulteriori spunti di ricerca agli addetti ai lavori, specie per quanto riguarda la datazione delle attività geologiche che interessano Marte. La zona in cui ancora non si sono formati i canali è punteggiata da crateri secondari che derivano dal vicino cratere Gasa, risalente a circa un milione di anni fa. Per i canali sono state avanzate varie ipotesi di datazione, ma, alla luce di studi più recenti, gli esperti li ritengono strutture geologiche che continuano a formarsi anche oggi.
La seconda ‘cartolina’ marziana, relativa al cratere Eagle e dintorni, mostra un paesaggio differente, in cui la superficie del Pianeta Rosso è stata – in un certo senso – segnata dall’uomo.
La zona, infatti, presenta le tracce del landing del rover Opportunity, che si è posato sul suolo di Marte proprio all’interno del cratere.
L’immagine, scattata lo scorso 10 aprile, presenta – in basso a sinistra – anche il paracadute e il guscio posteriore (backshell) del rover ed è la prima veduta a colori che HiRISE ha realizzato di questa zona. Opportunity, le cui peregrinazioni hanno superato la distanza canonica di una maratona, dopo oltre 13 anni a spasso su Marte è ancora in pieno vigore.
Poco più di un anno fa, il 10 marzo 2016, MRO ha festeggiato dieci anni di attività, compiuta orbitando intorno al Pianeta Rosso per 45mila volte. Progettata per studiare la storia dell’acqua su Marte e caratterizzarne il clima, la sonda è stata lanciata da Cape Canaveral il 12 agosto 2005 a bordo di un vettore Atlas V e ha raggiunto il suo target dopo poco meno di sette mesi di viaggio.