Avio sotto il segno del Toro conquista la Borsa italiana

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Così come VEGA si è dimostrato un grande cavallo di razza, anche Avio si è fatta spazio nel tempio della Borsa italiana. A palazzo Mezzanotte, all’esordio sul mercato dei capitali, le contrattazioni di Avio sono partite in netto rialzo, mettendo a segno un incremento di circa l’11% sul listino.

Agli investitori privati la società di Colleferro è piaciuta immediatamente tanto che già i primi scambi hanno raggiunto una quota pari al 10,98% con un prezzo per azione di 13,95 euro, assestatisi poi su un +8,1% a quota 13,58 euro per azione, per quasi 200mila pezzi passati di mano in meno di mezz’ora. Un vero successo – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – per una matricola che rappresenta la prima società di lanciatori spaziali che si quota sul mercato dei capitali nel segmento STAR di MTA (mercato telematico di azionario) di Borsa.

Ad accompagnare il debutto nella piazza finanziaria italiana c’erano, oltre i vertici, anche il presidente dell’ASI Roberto Battiston, l’astronauta dell’ESA Samantha Cristoforetti, una folta delegazione di dipendenti della società in qualità di azionisti e l’editore Urbano Cairo, intervenuto a titolo personale come investitore della Spac Space2, il veicolo di investimento con cui Avio si è fusa per procedere alla quotazione.

“È una giornata molto importante per noi – ha dichiarato l’Ad di Avio, Giulio Ranzo – voglio innanzitutto ringraziare le istituzioni italiane, l’ASI, qua rappresentata dal presidente Battiston, a testimonianza della nostra collaborazione molto proficua. E sono poi molto onorato della presenza di Samantha Cristoforetti, entrambi simbolo dell’eccellenza italiana nello spazio. Il decollo sul mercato dei capitali ha un significato particolare ed è il frutto – ha proseguito Ranzo – di anni e anni di lavoro che ci hanno permesso di conseguire una leadership tecnologica“.

La quotazione di Avio permetterà di accelerare gli investimenti per la crescita e lo sviluppo di nuovi prodotti.

A iniziare dal nuovo lanciatore VEGA C e dai motori del primo stadio di Ariane 6, che voleranno tra il 2019 e il 2020, fino alla realizzazione della versione E per VEGA, prevista al lancio nel 2025.

Ruolo chiave dei lanciatori in campo spaziale, elevata affidabilità dei lanciatori europei e mercato di riferimento in forte crescita, sono state le chiavi che hanno spinto gli investitori a credere nella scesa in campo di Avio.

La Spac ha scommesso sul successo di Avio rilevandone il controllo dai fondi di Cinven con un investimento realizzato assieme all’allora Finmeccanica, oggi Leonardo, lo scorso ottobre, cui è seguita una operazione in tre step simultanei: scissione parziale, incorporazione della società spaziale e cambio di denominazione in AVIO Spa, che oggi ha portato la sua quotazione nel segmento Star, dedicato alle medie imprese con capitalizzazione compresa tra 40 milioni e 1 miliardo di euro, che si impegnano a rispettare requisiti di eccellenza in termini di trasparenza, corporate governance e liquidità.

La Post-quotazione ha visto il gruppo Leonardo salire nella sua quota dal 14% precedentemente detenuta al 28% di Avio, mentre circa il 4% sarà in capo ai manager, il resto è flottante (compresa la quota di Space2).

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