Come scegliere il condizionatore portatile

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Abbiamo già parlato, qualche settimana fa, di uno degli argomenti che spaventa maggiormente tutti coloro che soffrono quando è troppo caldo: secondo le previsioni stagionali, l’estate 2017 sarà una delle più calde che abbiamo avuto modo di vedere negli ultimi anni.

Non che il 2016 sia stato da meno, ma probabilmente nel corso dei mesi di Giugno, Luglio e Agosto del 2017 ci sarà da soffrire ancora più dello scorso anno.

Proprio per questo motivo, per cercare di affrontare al meglio la calura specialmente per chi in quei mesi deve lavorare, o comunque abita in posti particolarmente soggetti al calore, abbiamo pensato di scrivere una piccola guida alla scelta del condizionatore portatile migliore per le esigenze della nostra abitazione. Per farlo, ci siamo affidati all’esperienza e alla professionalità di Bruno Mariucci, esperto riparatore di condizionatori portatili e collaboratore di www.ilcondizionatoreportatile.it sito specializzato su questo tipo di elettrodomestici, che ci ha aiutato a scrivere questa guida che aiuterà tutti noi a difenderci dal caldo estivo.

Perché un condizionatore portatile e non fisso?

I vantaggi del condizionatore portatile rispetto al fisso sono molti, e per molti clienti rappresentano la soluzione migliore per evitare il caldo dell’estate. Ci sono diversi vantaggi nel preferire il portatile al fisso, alcuni dei quali sono i seguenti:

  • Per prima cosa, il climatizzatore portatile è un elettrodomestico che si può spostare, non necessita di alcun intervento sull’edificio in cui si abita e non c’è necessità di stabilire un impianto, quindi è sempre di facile installazione.
  • Inoltre, i climatizzatori fissi possono raffreddare una, massimo due stanze, mentre i portatili si possono spostare in tutta la casa, e si possono anche portare fuori, se è necessario raffreddare un ambiente diverso da quello domestico.
  • Per alcuni utenti, poi, rappresentano una scelta obbligata, nel caso in cui la casa sia in affitto o sia in un centro storico, e non sia percorribile l’installazione di un climatizzatore fisso, per avere comunque una possibilità di raffreddare la propria abitazione.

Come scegliere il climatizzatore migliore per le nostre esigenze

Naturalmente, non tutti i modelli di climatizzatore portatile sono uguali, e ne esistono diversi, per differenti capacità e con prezzi molto variabili. Ecco le cose a cui dobbiamo guardare maggiormente quando vogliamo scegliere un climatizzatore portatile.

La misura energetica in BTU

Il primo parametro da considerare è la capacità, che nei climatizzatori viene espressa in BTU. Il BTU è un’unità di misura energetica particolare, non ufficiale (quella ufficiale è il KiloWatt) ma permette di capire qual è la potenza del climatizzatore in base alla stanza che dobbiamo raffreddare. Infatti, c’è un corrispettivo tra BTU e metri cubi (o quadri, considerando l’altezza standard di 2,70 m) che all’incirca corrisponde a:

  • 000-8000 BTU: stanze da 20-25 metri quadrati;
  • 000-10.000 BTU: stanze di 30 metri quadrati;
  • 000-12.000 BTU: stanze fino a 40 metri quadrati;
  • Più di 12.000 BTU (difficili da trovare, nei portatili): stanze oltre i 40 metri quadrati.

Questi valori sono indicativi, per due motivi: il primo è che le condizioni della stanza possono variare (per una mansarda bisogna scegliere un numero di BTU superiori rispetto ad una stanza al piano più basso di una palazzina); il secondo è che molto varia in base all’isolamento termico della casa, perché se è ben isolata il numero di BTU necessari diminuisce.

Però bisogna evitare di sbagliare “di grosso”: se, per esempio, ho una stanza di 20 metri quadri e scelgo un portatile da 12.000 BTU, sprecherò energia inutilmente, mentre se ho una stanza da 50 metri quadrati e scelgo un condizionatore poco potente, da 7.000 BTU, sarebbe come non averlo perché raffredda troppa poca aria in base a quelle che sono le dimensioni della stanza.

La classe energetica

Quando si prende un climatizzatore portatile (ma anche un fisso), dobbiamo pensare non solo all’acquisto iniziale, ma anche a quanto ci costerà sulla bolletta elettrica. I condizionatori consumano abbastanza, ed è quindi sempre una buona regola dare un’occhiata a quanta corrente consuma un condizionatore.

Per fortuna, l’Unione Europea impone a tutti i produttori di inserire sul condizionatore un’etichettatura energetica, obbligatoria anche per gli acquisti online (va mostrata sul sito di acquisto) che ci permette di capire qual è la classe energetica del climatizzatore, da A+++ a D (nel 2017, poi pian piano le classi più basse spariranno dal commercio).

Più è alta la valutazione, meno si spende, almeno in proporzione al lavoro che il climatizzatore fa. Un climatizzatore in classe energetica A+++ può costare addirittura la metà di un condizionatore in classe D (c’è molta differenza, si), ed è quindi sempre molto utile prendere in considerazione questo aspetto, che ritroveremo in bolletta.

Naturalmente, prima si considerano i BTU e poi la classe energetica: avere un climatizzatore ecologico che però non riesce a raffreddare la stanza che ci interessa è completamente inutile.

La temperatura del condizionatore

Questo aspetto, di per sé, non è importantissimo nella scelta di un condizionatore portatile, perché nel momento in cui si riesce ad avere una temperatura di 18 gradi nella stanza mentre fuori ci sono 35 gradi possiamo accontentarci, e questo riescono a farlo tutti i condizionatori.

Per coloro che hanno però amici pinguini o orsi polari (sto scherzando, ovviamente) e vogliono una temperatura molto bassa, almeno di 12-13 gradi, esistono comunque delle soluzioni portatili interessanti.

La componente meccanica che permette di raggiungere temperatura così basse è il “condizionatore acqua-aria“, in cui è presente un serbatoio d’acqua (che serve a raffreddare il circuito) che man mano evapora. Il climatizzatore è uguale agli altri, ma questo particolare costruttivo lo rende in grado di raggiungere temperature molto più basse, per chi dovesse essere interessato; se non diversamente specificato, il prodotto che acquisterete è un climatizzatore aria-aria, che non raggiunge le prestazioni degli acqua-aria.

Il rumore emesso

Il rumore emesso dal condizionatore portatile è uno dei problemi più conosciuti riguardo a queste macchine; non esiste un climatizzatore che non sia rumoroso, e il rumore è presente sia nei fissi (che però lo emettono dall’unità esterna), che nei portatili, per motivi tecnici.

I climatizzatori portatili non sono mai silenziosi al massimo, ma ne esistono alcuni più silenziosi di altri; in generale, più sono potenti e più rumore fanno, così come più è la differenza di temperatura che vogliamo raggiungere, più rumore fanno. Il rumore emesso si può vedere dall’etichettatura energetica, è indicato in dB ed ha il simbolo di un altoparlante. Più basso è il numero, più silenziosa è la macchina.

Il rumore che possiamo “sopportare” dipende dall’ambiente che dobbiamo raffreddare: se è la cucina, in cui mangiamo, non rappresenta un grande problema perché non c’è bisogno di un silenzio particolare, mentre se dobbiamo metterlo in un ufficio o in una stanza dove si studia le cose cambiano, e bisogna fare attenzione a scegliere un climatizzatore silenzioso, che emetta pochi dB e con tecnologie che riducano il rumore emesso.

Da notare che dormire con un condizionatore portatile in camera, anche con il più silenzioso, è comunque sempre fastidioso.

Quale condizionatore portatile scegliere?

Dai paragrafi precedenti abbiamo capito come i tanti parametri da considerare e anche le diverse esigenze di ognuno di noi rendano necessario valutare ogni singolo aspetto delle macchine che abbiamo intenzione di acquistare.

In generale, comunque, bisogna sempre prendere in considerazione per prima la dimensione della stanza, quindi la destinazione d’uso di quella stanza per capire quale può essere il rumore a cui possiamo sottostare. A quel punto si controlla la classe energetica, scegliendo il climatizzatore ecologico, e poi si guardano le funzioni accessorie (superfreddo, alternanza automatica di climatizzatore/deumidificatore e così via).

Seguendo questa scaletta diventa piuttosto semplice capire quale climatizzatore portatile è il più adatto alle nostre esigenze, e fare la scelta migliore per resistere alla calda estate 2017 che, stando alle previsioni, non ha intenzione di dare alcuna tregua a noi, poveri esseri umani.

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