L’Earth Day (Giornata della Terra) è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. La Giornata della Terra coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo.
Le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile. Oggi anche il motore di ricerca Google ha voluto ricordare questo giorno, promuovendo con un suo doodle (immagini in alto nella gallery) tante azioni che possono contribuire a salvare il nostro Pianeta.
Come movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.
Nel corso degli anni la partecipazione internazionale all’Earth Day è cresciuta: è l’affermazione della “Green Generation”, che guarda ad un futuro libero dall’energia da combustibili fossili, in favore di fonti rinnovabili, alla responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, allo sviluppo di una green economy e a un sistema educativo ispirato alle tematiche ambientali.
Per contribuire a salvare il Pianeta ci sono tante cose che, nel nostro piccolo, possiamo fare attivamente:
- utilizzare l’auto il meno possibile e preferire i mezzi pubblici o la bicicletta;
- piantare alberi e piante se si possiede un pezzo di terreno, usare carta riciclata, acquistare mobili di legno certificato e limitare l’arrivo di posta pubblicitaria;
- installare, se possibile, pannelli solari e fotovoltaici;
- non bruciare rifiuti di alcun genere, perché la combustione incontrollata dell’immondizia libera nell’aria sostanze molto velenose.
Sul fronte alimentare:
- Ridurre o abolire il consumo di carne e pesce e mangiare più frutta e verdura locali;
- al supermercato, prediligere i prodotti sfusi e alla spina;
- imparare a cucinare anche con gli avanzi dei cibi;
- acquistare cibo locale che non abbia percorso molti km per arrivare alla nostra tavola;
- per conservare gli alimenti, usare i contenitori di vetro e non l’alluminio: inquina, e per la sua produzione lo spreco di energia è enorme;
- non sprecare l’acqua potabile, non utilizzare l’acqua in bottiglia
- fare la raccolta differenziata, soprattutto della frazione organica: in questo modo si possono produrre fertilizzanti alternativi a quelli chimici.
In ufficio è possibile produrre meno rifiuti:
- ad esempio utilizzando internet per inviare e ricevere documenti, evitando di stampare, e limitando il più possibile il ricorso a prodotti usa e getta.
Nel campo dell’abbigliamento e della tecnologia:
- se indumenti o giocattoli non ci piacciono più possiamo regalarli a qualcun altro, e se non si possono più usare, buttiamoli nei cassonetti gialli;
- prima di gettar via un computer o un telefonino, è importante verificare che non si possa riparare o che non esistano pezzi di ricambio, ricordando anche che le apparecchiature elettriche ed elettroniche vanno smaltite in modo adeguato e non gettate nell’indifferenziata;
- ridurre l’utilizzo di elettrodomestici (acquistare quelli di classe A) e utilizzarli a pieno carico, tenere il frigo a 5°C o più e il riscaldamento a non più di 21°C, abbassare o spegnere (quando non serve) il riscaldamento, usare la luce solo se necessaria e sostituire le vecchie lampadine con quelle a fluorescenza, spegnere gli standby;
- fondamentale, inoltre, quando facciamo acquisti fare finta che i sacchetti di plastica non esistono e utilizzare le borse di carta, cotone, iuta, biodegradabili o comunque riutilizzabili;
Infine:
- convincere i propri amici, parenti, vicini a fare lo stesso.