L’arteriopatia obliterante periferica è una delle malattie più conosciute che causano disturbi cronici alla circolazione del sangue. Nel 10 per cento dei casi, questa sindrome colpisce persone di età superiore ai 50 anni e in due terzi di questi casi è asintomatica. La cosiddetta “malattia delle vetrine”, come viene indicata in maniera colloquiale, colpisce nella sua forma più diffusa gambe e bacino, impedendo all’interessato di percorrere lunghe distanze senza dolore e costringendolo a fermarsi, per così dire, ad ogni vetrina. A seconda della progressione della malattia, i peggioramenti possono essere più o meno percepibili ma, nei casi più gravi, i dolori si manifestano anche a riposo.
Nella maggior parte dei casi, l’arteriopatia obliterante periferica è la “punta dell’iceberg” di un processo arteriosclerotico che riguarda tutto l’organismo. I restringimenti e le occlusioni nelle arterie sono provocati da placche aterosclerotiche, ispessimenti della parete arteriosa che causano una riduzione del flusso di sangue, con conseguente sofferenza dei tessuti dell’arto interessato. Si tratta di una cosiddetta malattia della civilizzazione con un elevato numero di casi e con un corso insidioso. Analizzando i fattori di rischio, è comprensibile come questa condizione sia così diffusa: la maggioranza degli abitanti dei paesi industrializzati ha a che fare con ipertensione, obesità, inattività fisica, ipercolesterolemia e diabete mellito di tipo 2, nonché contatto con sostanze dannose quali la nicotina. Spesso fattori di questo tipo causano il restringimento delle arterie. Un primo passo nella prevenzione è rappresentato dalla riduzione dell’esposizione a tali fattori, in particolare rinunciando al fumo, normalizzando il proprio peso corporeo, aumentando l’attività fisica e regolando la propria pressione sanguigna, adottando uno stile di vita ed un’alimentazione i più sani possibile.
Dall’Auricularia allo Shiitake: la forza concentrata dei Funghi Vitali
I Funghi Vitali sono in grado di dare un importante contributo in questo senso. In particolare durante gli stadi iniziali dell’arteriopatia obliterante periferica ci sono buone possibilità di migliorare la circolazione del sangue e di alleviarne i sintomi. In linea di massima, un medico specializzato in micoterapia può indicare quale Fungo Salutare o quale combinazione di funghi della salute siano ottimali in un caso specifico sulla base di anamnesi e diagnosi corrette.
Il punto di forza dei Funghi Vitali sta nella loro diversificazione: molti di questi funghi esercitano un influsso positivo sui valori del sangue anche grazie all’effetto positivo sul rafforzamento dei tessuti connettivi e sulla regolazione della pressione del sangue. Tra questi, l’Auricularia: essa può inibire la coagulazione del sangue, prevenire l’infiammazione nei vasi, migliorare la circolazione sanguigna capillare e proteggere dai radicali liberi.
Un raggio d’azione simile è quello del Reishi che, con il suo effetto regolatore della pressione sanguigna, migliora il flusso del sangue e normalizza i livelli di colesterolo e acido urico. Anche lo Shiitake ha effetti positivi sui valori relativi al colesterolo e sulla pressione: esso agisce direttamente sui tessuti connettivi e conseguentemente sulle pareti vascolari, rafforzandoli considerevolmente. Lo Shiitake, come il Maitake, contiene un buona quantità di provitamina D, che promuove il metabolismo del calcio e aiuta nella riduzione del calcio depositatosi sulle pareti vascolari. Le sue sostanze bioattive stimolano la produzione di collagene che rende le pareti vascolari più solide ed elastiche. Per pazienti con la arteriopatia periferica affetti anche da diabete mellito, è da considerare utile il Coprinus, in grado di ridurre il livello di zuccheri nel sangue, proteggendo in questo modo le arterie.