Sono stati sospesi i lavori di espianto e il relativo trasporto degli ulivi dal cantiere di San Basilio di San Foca di Melendugno, in provincia di Lecce, dove è previsto il microtunnel del gasdotto che approderà sulla costa salentina contestato da sindaci e forze ambientaliste. La decisione è stata presa in seguito a un accordo tra il prefetto del capoluogo di provincia Claudio Palomba e il sindaco di Melendugno, Marco Potì. Nella prima mattinata, secondo quanto si apprende da fonti TAP (Trans Adriatic Pipeline), la società multinazionale incaricata dei lavori di realizzazione del gasdotto che trasporterà gas naturale dall’Azerbaijan all’Italia e all’Europa, sono stati spostati 30 alberi. Altri 4 erano su altrettanti camion bloccati dal muro umano che si è posizionato vicino all’ingresso della Masseria del Capitano l’area, a poca distanza da Melendugno, dove è previsto lo stoccaggio e prossimamente il reimpianto degli ulivi. Gli alberi bloccati sono stati riportati nel cantiere dopo l’accordo. Altri sei erano già stati caricati sui camion fermi ne cantiere e circa 15 sono stati espiantati dal terreno. Complessivamente, dall’inizio dei lavori, sono stati portati fuori dal cantiere 168 su 211. Ne restano 43, di cui 10 sui camion, 15 a terra e 18 ancora piantati.