Le traduzioni in italiano sono più accurate e più vicine alla madrelingua grazie ai sistemi neurali di Google Translate, una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale che si applica ad intere sequenze di frasi, anziché a piccole parti. “E’ stato semplice trasportare questo modello nella lingua italiana, abbiamo ottenuto buoni risultati. Inoltre abbiamo ricercatori e ingegneri italiani nella nostra squadra, ci aiuta a controllare i progressi”, spiega all’ANSA Macduff Hughes, a capo degli ingegneri di Google Translate.
Hughes, che lavora nell’azienda di Mountain View dal 2007, pensa che l’intelligenza artificiale e il ‘machine learning’ si espanderanno in breve tempo ad altri settori, non solo le traduzioni. “Questa transizione – spiega – e’ significativa ed e’ legata al passaggio dell’ultima decade dal pc da scrivania ai dispositivi mobili. E’ stata impiegata per migliorare l’esperienza in Google Assistant, ad esempio per il riconoscimento del linguaggio; in Google Foto, per quello delle immagini. Infine, applicata alla ricerca medica, per monitorare il cancro al seno”. L’italiano si aggiunge ad una serie di altre lingue che sono passate alla traduzione neurale. Queste nuove traduzioni sono disponibili nella maggior parte dei paesi in cui e’ presente Google Traduttore: nelle app per iOS e Android, all’indirizzo translate.google.it e tramite la Ricerca Google. Presto saranno anche disponibili per le traduzioni automatiche delle pagine in Chrome.