Anche per effetto delle infiltrazioni della malavita, ‘ndrangheta in particolare, nelle attività di autotrasporto che soffoca l’imprenditoria onesta si distrugge la concorrenza e il libero mercato legale con il risultato della moltiplicazione dei prezzi che per l’ortofrutta arrivano a triplicare dal campo alla tavola. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’operazione “Recherche” della Polizia che ha riguardato fiancheggiatori del boss Marcello Pesce, preso nei mesi scorsi dopo una lunga latitanza, con interessi del gruppo che si estendevano fino al monopolio forzoso del settore del trasporto merci su gomma di prodotti ortofrutticoli per conto terzi.
Si tratta solo dell’ultima conferma dell’interesse della criminalità per il settore agroalimentare dove le agromafie sviluppano un volume d’affari complessivo annuale che è salito a 21,8 miliardi di euro con un balzo del 30% nell’ultimo anno, secondo il quinto Rapporto #Agromafie2017 elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare. Gli aspetti patologici dell’indotto agroalimentare, come la lievitazione dei prezzi di frutta e verdura sono la conseguenza non solo dell’effetto dei monopoli, ma anche delle distorsioni e speculazioni dovute alle infiltrazioni della malavita nelle attività di intermediazione e trasporto mentre – conclude la Coldiretti – l’ortofrutta viene sottopagata agli agricoltori.