Oltre mille presenze in tre giorni, tra operatori e giornalisti del settore da tutto il mondo, per degustare i vini che hanno partecipato alla terza edizione di Grandi Langhe Docg, la manifestazione a cadenza biennale organizzata dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, in collaborazione con Consorzio Roero e Albeisa. I numerosi comuni di origine hanno ospitato tre giorni di degustazioni dando la possibilità ai partecipanti di conoscere da vicino i volti dei produttori delle Docg. I veri protagonisti dell’evento sono stati infatti il Barolo, il Barbaresco, il Diano d’Alba, il Dogliani e il Roero.
“Il Consorzio ha creduto molto in questo evento – ha commentato il presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Orlando Pecchenino – ma soprattutto nel territorio che rappresenta. Questa terza edizione ha riscontrato un numero crescente di operatori e la scelta di creare una forte sinergia con Nebbiolo Prima, evento annuale aperto alla stampa, ha dato la possibilità di abbinare due target importantissimi per le cantine che hanno aderito. Inoltre, l’annata presentata in anteprima ha trovato un ottimo riscontro per qualità ma soprattutto per la bontà che avrà nei prossimi anni, e questo è il successo più importante”.
I numeri, in effetti, spiegano gli eccellenti risultati: oltre 200 aziende hanno partecipato a questa edizione, portando 500 etichette in degustazione, di cui ben oltre la metà assaggiate in anteprima dalla stampa nazionale e internazionale.
“Dal 2014 il territorio delle Langhe è stato riconosciuto Patrimonio mondiale dell’Unesco e questo ha rappresentato senza dubbio un tassello fondamentale nella riuscita dell’evento, inserito in un contesto che da sempre valorizza il turismo e la cultura del vino – ha commentato il presidente dell’Associazione Albeisa, Alberto Cordero di Montezemolo – ma soprattutto la decisione di far coincidere Grandi Langhe e Nebbiolo Prima si è rivelata vincente, permettendo a oltre 200 giornalisti, tra stampa nazionale e internazionale, di prendere parte alle degustazioni e facendoci registrare un ottimo risultato”.
Stati Uniti, Canada, Cina e Giappone sono, infatti, solo alcuni dei Paesi rappresentati dalla stampa presente alla manifestazione. “Alla manifestazione sono arrivati buyer da tutto il mondo, anche da mercati come quello della Cina, del Giappone e di Singapore, che risultano strategici nonostante la parte maggiore del vino italiano e piemontese venga esportato negli Stati Uniti – sottolinea il presidente del Consorzio di Tutela del Roero, Francesco Monchiero – e positivo è stato il fatto che si sono visti buyer europei, soprattutto tedeschi”.
“Il successo della manifestazione – conclude – conferma il momento positivo che vive il vino delle Langhe e quello del Roero in particolare, in fase di continua crescita da anni. La nostra tipologia di bianco, l’Arneis, ha registrato un +10% di vendite nell’ultimo anno, e si afferma sempre più come bianco della regione e del Nord-Ovest italiano, oltre ad avere riscontri positivi sui mercati esteri come Stati Uniti e Germania”. (AdnKronos)