Dopo una fase di studio e progettazione di oltre 2 anni, il 21 aprile scocca il “D-day” per l’iniziativa GAINN con l’apertura da parte di Liquimet, società del Gruppo Gasfin, presso l’Interporto di Padova della prima stazione italiana mono-fuel di carburante LNG (gas naturale liquefatto) mirata al servizio del traffico pesante. “D” come deployment, con GAINN4DEP inizia la fase realizzativa dell’iniziativa nazionale per la creazione della rete di punti di rifornimento e depositi di LNG (gas naturale liquefatto) per il trasporto marittimo e stradale: un progetto che comporta un investimento complessivo stimato in 1,27 miliardi di euro nel quinquennio 2017-2022.
Per ridurre l’impatto ambientale del trasporto, la Commissione Europea richiede agli Stati Membri con la Direttiva DAFI di realizzare un numero minimo di punti di rifornimento di LNG entro il 2025 nei principali nodi (porti, interporti e nodi stradali) della rete di trasporto Trans-Europea ed entro il 2030 in tutta la rete. L’Italia, che ha recepito nel dicembre 2016 la Direttiva, da tempo ha promosso una amplia collaborazione, nell’ambito dei progetti TEN-T e CEF, con i paesi confinanti per garantire la continuità extraterritoriale della rete LNG senza la quale l’utilizzo di questo combustibile, indicato dall’Unione Europea e dal Governo Italiano come preferenziale per il trasporto marittimo e terrestre pesante, non potrà essere efficiente.
Contestualmente all’apertura della stazione Liquimet, Iveco ha consegnato 20 automezzi Stralis full-LNG ad Autamarocchi. Un primo passo verso un cambiamento che coinvolga sinergicamente tutti gli attori della catena logistica: se l’intera flotta di circa 2000 automezzi/giorno che gravitano sull’Interporto di Padova si convertisse all’LNG, infatti, si otterrebbe un beneficio equivalente all’impianto di un bosco con 2 milioni di nuovi alberi[1].
La stazione di rifornimento di Padova
La struttura della stazione, inizialmente realizzata con una baia per rifornimento LNG ed una per CNG, è prevista per consentirne l’estensione fino a quattro baie con doppio erogatore, aumentando la potenzialità di rifornimento fino a 500 veicoli al giorno.
Le soluzioni innovative studiate per la sicurezza del metano includono la realizzazione di tubazioni e dispositivi aerei incapsulati in camini di scarico verso l’alto per convogliare in alto le eventuali dispersioni accidentali di metano[2], evitando di causare condizioni di infiammabilità nell’area di rifornimento.
L’LNG non arriva alla stazione di rifornimento di Interporto Padova via strada da Marsiglia o Barcellona, bensì con ISO containers intermodali per ferrovia da Rotterdam, in linea con il principio di GAINN4DEP di riduzione della carbon footprint e di decongestione del traffico stradale. In attesa che la rete si arricchisca dei depositi costieri di LNG (GAINN4DEP ne prevede almeno 4) da cui rifornire le navi e gli ISO-containers, questi ultimi possono anche viaggiare su traghetto o nave porta containers per consentire una consegna di LNG “sostenibile” anche in Sud Italia e nelle isole.
“Il metano è una fonte inesauribile di energia disponibile tutt’intorno a noi: le quantità di bio-metano che si sviluppano naturalmente nell’atmosfera e che sono recuperabili dagli scarti della zootecnia, dell’agricoltura e delle estensioni forestali, oltre che dai rifiuti urbani, sono sempre crescenti e possono consentire di renderci energeticamente sufficienti e non dipendenti dalle importazioni. La produzione di bio-LNG (bio-metano-liquido) è necessaria e fattibile: il 10% di quota rinnovabile nei trasporti entro il 2020 è l’obiettivo della Direttiva 2009/28/CE e l’85% di abbattimento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera entro il 2050 è l’obiettivo della Energy Roadmap 2050 della Commissione Europea. Per questo la stazione di Padova è solo il primo passo di un percorso che rivoluzionerà il trasporto pesante e, di conseguenza, avrà un enorme impatto positivo sulla nostra salute e sull’ambiente” ha sottolineato Antonio Nicotra, Presidente di Liquimet.
“La realizzazione di questo primo distributore pubblico di LNG, è parte del nostro più ampio progetto di creazione di un vero e proprio centro avanzato della logistica sostenibile. Fin dalla sua nascita, Interporto Padova ha puntato sulla sostenibilità ambientale, diventando uno dei principali terminal terrestri per il trasporto marittimo, proprio grazie ai collegamenti ferroviari sviluppati con il proprio Terminal Intermodale. Nei prossimi mesi il terminal sarà potenziato con l’installazione di 4 gru elettriche a portale (RMG) che ne raddoppieranno la capacità a parità di superficie. Ancora, abbiamo ideato e sviluppato Cityporto, considerato il migliore servizio di distribuzione urbana delle merci con mezzi a basso impatto ambientale, e realizzato il più grande impianto fotovoltaico su tetto d’Italia sfruttando le coperture dei nostri magazzini. Guardare al futuro per noi è naturale, e non potevamo trascurare una rivoluzione come quella che il metano liquido porterà nei prossimi anni nel trasporto, e non solo in quello su strada” ha dichiarato Sergio Gelain, Presidente dell’Interporto Padova.
L’iniziativa GAINN_IT e il progetto GAINN4DEP
L’obiettivo dell’iniziativa GAINN_IT, lanciata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’aprile 2014 è definire, prototipizzare, sperimentare ed implementare la Rete Italiana delle Infrastrutture di Combustibili Alternativi, in particolare dell’LNG per il trasporto marittimo e stradale. La prima fase di GAINN_IT (GAINN4CORE, GAINN4MOS) è stata approvata dalla CE ottenendo cofinanziamenti europei.
“GAINN4DEP, finalizzata alla realizzazione della rete minima a geometria variabile necessaria per far fronte alla domanda prevista nel periodo di start-up (2019 – 2022), è frutto della collaborazione tra gli imprenditori. A partire dal 2019 inizieranno ad operare nel Mediterraneo le prime grandi navi da crociera alimentate a GNL, ognuna delle quali richiederà un quantitativo settimanale di combustibile pari a quello di 30 distributori per autotrazione: un vero volano ed una occasione irripetibile per l’Italia per far decollare la rete” ha sottolineato Evelin Zubin, Presidente del Centro Servizi per il Mare che coordina, su mandato del Ministero dei Trasporti, GAINN_IT di cui Liquimet è tra gli enti attuatori. “Per cogliere questa opportunità dobbiamo tutti mettere a disposizione le nostre capacità. In quest’ottica si inserisce il ruolo di ALIS e del sistema logistico nazionale, non solo un potenziale utente, come evidenziato da Autamarocchi, ma un fattore abilitante: non serve avere LNG se non siamo in grado di distribuirlo in maniera sostenibile e senza aumentare la congestione sulle nostre strade. Oggi con il distributore di Liquimet, il primo di oltre 15 previsti da GAINN4MED, iniziamo un percorso difficile ma molto stimolante, il D-day del LNG”.
I nuovi veicoli Iveco consegnati ad Autamarocchi
Nei nuovi veicoli LNG Stralis Natural Power di Iveco, il gas naturale liquefatto è immagazzinato allo stato liquido a -125ºC in serbatoi criogenici ed è poi convogliato al motore come gas naturale allo stato gassoso, dopo essere stato scaldato in uno scambiatore di calore dedicato. Ai notevoli vantaggi in termini di riduzione delle emissioni, già conseguiti con la tecnologia CNG, l’LNG permette di aumentare considerevolmente l’autonomia contenendo contenere ridurre ulteriormente la tara del veicolo e di aumentando il carico utile. Le performance del Nuovo Stralis LNG, che consente una riduzione delle emissioni di NOx del 32% di PM del 99% e di CO2 fino al 95% in caso di utilizzo di biometano (forma energetica per la quale i Nuovi Stralis Natural Power sono già compatibili), lo rendono il partner ideale per un trasporto sostenibile.
In particolare il nuovo Iveco Stralis NP (Full LNG) vanta una potenza di ben 400 CV ed una autonomia superiore ai 1.500 Km, per questo è stato scelto da Autamarocchi per l’impiego nel trasporto a medio raggio e pesante, dei containers. Un’azienda tra le maggiori nei trasporti in Italia sceglie dunque la tecnologia di Iveco e l’alimentazione a gas naturale per perseguire la sua politica di trasporti su strada sostenibili e rispettosi dell’ambiente.
[1] 1 albero assorbe 20kgCO2/anno – 1 trattore full-LNG riduce emissioni di CO2 di 20,000kg/anno
[2] Il metano è l’unico idrocarburo con vapori più leggeri dell’aria (quindi si disperdono verso l’alto), mentre tutti gli altri combustibili petroliferi, incluso il GPL, hanno vapori più pesanti dell’aria (quindi stratificano verso il basso). Per tale motivo i dispositivi di esercizio e sicurezza del metano devono essere differenti da quelli dei distributori di carburanti tradizionali.