Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è una pianta erbacea sempreverde, dal profumo intenso e caratteristico, nativa dei paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo e dell’Asia. È molto utilizzato in cucina come aroma, in cosmetica per fare profumi, e nella medicina olistica come rimedio naturale che esercita molteplici benefici per la salute.
Le foglie di questa pianta non solo migliorano il sapore dei piatti, ma sono una ricca fonte di ferro, calcio e vitamina B6. Viene preparato tipicamente come erba disidratata o come estratto della polvere disidratata, mentre i tè e gli estratti liquidi sono preparati a partire dalle foglie fresche o disidratate.
Il rosmarino fa parte della famiglia delle Lamiaceae insieme ad altre erbe aromatiche come il basilico, la lavanda, l’origano e il timo. Il nome del rosmarino deriva dal latino “ros” che significa “rugiada”, e “marinus” che vuol dire “marino”, indicando quindi la rugiada del mare. Questa pianta viene anche chiamata anthos, un termine che deriva dal Greco e significa “fiore”. E’ stata celebrata dagli scrittori fin dai tempi più antichi per le sue proprietà medicinali. Il rosmarino veniva tipicamente usato per aiutare ad alleviare il dolore muscolare, migliorare la memoria, stimolare il sistema immunitario e circolatorio e infine per promuovere la crescita dei capelli.
Il rosmarino contiene un elevato numero di agenti fitochimici, i cui principali sono l’acido betullinico, l’acido rosmarinico, l’acido caffeico, l’acido carnosico, l’acido ursolico, la canfora e il carnosolo. Nella medicina tradizionale, gli estratti e gli oli essenziali derivanti dai fiori e dalle foglie sono usati nella credenza che essi siano efficaci nel trattamento di una grande varietà di patologie. L’olio essenziale di rosmarino contiene il 10-20% di canfora, anche se le composizioni chimiche possono variare di molto tra i vari campioni, in accordo con gli studi in vitro.
Benefici del rosmarino
Il rosmarino è una ricca fonte di composti antiossidanti e antiinfiammatori. Questi composti sono noti per essere in grado di stimolare il sistema immunitario e migliorare la circolazione sanguigna. Studi di laboratorio hanno dimostrato che il rosmarino è molto ricco di antiossidanti che giocano un ruolo importante nella neutralizzazione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare.
Migliora la digestione. In Europa il rosmarino è frequentemente utilizzato per aiutare a trattare i casi di indigestione, e in Germania il rosmarino è stato autorizzato come primo trattamento nei casi di dispepsia. Tuttavia, è da evidenziare che non ci sono prove scientifiche significative che supportano questa ipotesi.
Aumenta la concentrazione e la capacità di memorizzare. Ricerche condotte e pubblicate nel Therapeutic Advances in Psychopharmacology hanno dimostrato che alti livelli dei principi attivi contenuti nell’olio di rosmarino sono strettamente correlati a delle migliori capacità cognitive.
Protegge i neuroni. Gli scienziati hanno trovato che il rosmarino ha proprietà benefiche anche sul cervello. Il rosmarino contiene infatti un principio attivo, l’acido carnosico, che è capace di contrastare i danni cerebrali causati dai radicali liberi. In accordo con lo studio pubblicato sulla rivista scientifica Cell Journal, l’acido carnosico potrebbe rivelarsi utile per proteggere le cellule dell’ippocampo dalla neurodegenerazione causata dal depositarsi delle placche beta amiloidi.
Previene l’invecchiamento cerebrale. I ricercatori giapponesi dell’Università di Kyoto hanno rilevato che il rosmarino è in grado di prevenire in modo significativo l’invecchiamento cellulare.
Previene il cancro. Ricerche pubblicate nella rivista scientifica Oncology Reports hanno trovato e dimostrato che l’estratto etanolico del rosmarino crudo ha effetti anti-proliferativi differenziali sulla leucemia e sul carcinoma mammario. Un altro studio, pubblicato sulla rivista Bioscience, Biotechnology and Biochemistry, ha concluso dicendo che il rosmarino potrebbe essere un efficace agente antiinfiammatorio e antitumorale. Inoltre, un rapporto pubblicato nella rivista Journal of Food Science ha rivelato che l’aggiunta di rosmarino alla carne di manzo macinata riduce la formazione degli agenti cancerogeni che possono svilupparsi durante la cottura della carne.
Previene la degenerazione maculare. Uno studio pubblicato nella rivista scientifica Investigative Ophthalmology and Visual Science, condotto da Stuart A. Lipton, M.D., Ph.D. e dai suoi colleghi, ha rivelato che il componente principale del rosmarino, l’acido carnosico, è in grado di promuovere in modo significativo la salute dell’occhio. Ciò può avere applicazioni cliniche per le patologie a carico della parte esterna della retina, così come per la degenerazione maculare senile, la più comune malattia a carico degli occhi.
Benefici dell’olio essenziale di rosmarino
Oltre a invertire uno stato infiammatorio e arrestare la crescita delle cellule tumorali, i ricercatori hanno scoperto che l’olio essenziale di rosmarino risulta molto efficace anche in molti altri ambiti.
Ricrescita dei capelli. Quando applicato sul cuoio capelluto, l’olio essenziale di rosmarino aiuta a stimolare la crescita dei capelli. Molte persone affermano anche che esso prevenga la calvizie, rallenti la comparsa dei capelli bianchi e possa essere usato per trattare la forfora e la secchezza del cuoio capelluto. Dopo aver testato una lozione da lui stesso brevettata, Francesc Casadò Galcerà ha scoperto che una miscela di luppolo, rosmarino e swertia offre i seguenti benefici:
- Un aumento del 22,4 % della crescita di nuovi capelli;
- Un aumento della rapidità della crescita del capello;
- Un aumento della microcircolazione a livello del cuoio capelluto che promuove il processo di guarigione;
- Un miglioramento della capacità del capello di resistere alla trazione;
- Una diminuzione della perdita dei capelli dopo lo shampoo.
Miglioramento della memoria. Usato dagli scolari greci per aumentare la loro memoria durante la preparazione degli esami, il potenziamento delle abilità mentali da parte del rosmarino è noto da migliaia di anni. La rivista scientifica International Journal of Neuroscience ha pubblicato uno studio che evidenzia questo fenomeno. Dopo aver evidenziato come le performaces cognitive di 144 partecipanti fossero state influenzate dall’aromaterapia con l’olio di rosmarino, con l’olio di lavanda e i casi controllo, i ricercatori dell’Università di Northumbria nel Newcastle hanno scoperto che: dovuto probabilmente alla sua azione calmante, la lavanda ha prodotto un significativo abbassamento delle performarces della memoria procedurale e alterato i tempi di reazione nelle attività basate sia su memoria che sullo stato di attenzione. Il rosmarino ha, invece, prodotto un significativo aumento delle performaces a causa di un aumento della qualità complessiva della memoria e dei fattori della memoria secondaria.
Il rosmarino ha aiutato gli individui ad aumentare il loro stato di allerta.
La lavanda e il rosmarino hanno aiutato a produrre una sensazione di appagamento nei volontari che le hanno assunte.
Influenzando molto più della sola memoria, altri studi hanno reso noto che l’olio essenziale di rosmarino può aiutare a trattare e a prevenire il morbo d’Alzheimer. Pubblicato nella rivista Psychogeriatrics, gli effetti dell’aromaterapia sono stati testati su 28 pazienti anziani affetti da demenza, di cui 17 con una diagnosi conclamata di Alzheimer. Dopo aver inalato i vapori degli olii essenziali dell’olio di rosmarino e di limone al mattino e i vapori degli olii essenziali di lavanda e di arancia di sera, sono state condotte diverse valutazioni funzionali che hanno messo in evidenza che tutti i pazienti hanno mostrato un “significativo miglioramento dell’orientamento personale” e nessuno ha sperimentato l’insorgenza di effetti collaterali.
Detossificazione del fegato. Tradizionalmente usato per la sua abilità nel curare disturbi gastrointestinali, il rosmarino si è dimostrato anche un fantastico agente detossificante. Studi condotti in India hanno mostrato come il rosmarino sia in grado di incrementare il flusso della bile nel fegato (essenziale per una completa funzionalità del fegato) e di ridurre le concentrazioni ematiche di enzimi epatici quali le transaminasi (indice di danno epatico e di diabete di tipo II). Essenzialmente, aiutando ad aumentare le capacità della cistifellea, l’olio essenziale di rosmarino promuove una corretta attività peristaltica che potenzia l’assorbimento dei nutrienti e aiuta a invertire o a prevenire un sovraccarico di sostanze tossiche.
Abbassare i livelli di cortisolo. Un interessante studio condotto in Giappone ha valutato come 5 minuti di aromaterapia dei vapori degli olii essenziali di rosmarino e di lavanda sia in grado di influenzare le concentrazioni di cortisolo nella saliva di 22 volontari sani. Partendo dall’osservazione che entrambi gli olii essenziali aumentano l’attività di eliminazione dei radicali liberi, essi hanno scoperto anche che entrambi sono in grado di ridurre di molto i livelli di cortisolo, proteggendo il corpo dall’insorgenza di patologie croniche causate dallo stress ossidativo.
I migliori esempi di utilizzo dell’olio essenziali di rosmarino
Così come abbiamo appena appreso dalle evidenze scientifiche, l’olio essenziale di rosmarino è efficace e sicuro da usare per trattare un’ampia varietà di situazioni. Se state pensando di voler provare le proprietà benefiche del rosmarino, ecco a voi una serie di ricette per preparare a casa delle miscele in grado di migliorare la vostra salute in modo naturale:
- Per migliorare la memoria: mescolare 3 gocce di olio essenziale di rosmarino con 2,5 ml di olio di cocco e strofinare sulla parte superiore del collo o diffonderne i vapori per un’ora al giorno.
- Per rinforzare i capelli: dopo lo shampoo, mettere 5 gocce di olio essenziale di rosmarino sul cuoio capelluto e massaggiare. Non risciacquare.
- Per ridurre il dolore: mescolare 2 gocce di olio essenziale di rosmarino, 2 gocce di olio di menta piperita e 5 ml di olio di cocco e in seguito strofinare sui muscoli e/o articolazioni doloranti.
- Per migliorare la funzionalità della cistifellea: mescolare 3 gocce di olio essenziale di rosmarino con 1,5 ml di olio di cocco. Strofinare sulla zona della pelle dell’addome nei pressi della cistifellea per 2 volte al giorno.
- Per guarire le neuropatie e le nevralgie: mescolare 2 gocce di olio essenziale di rosmarino, 2 gocce di olio di elicriso, 2 gocce di olio di cipresso con 2,5 ml di olio vettore e strofinare sulla zona affetta dalla neuropatia.
Avvertenze: non usare sui bambini di età inferiore ai 4 anni. Per i bambini raccomandiamo invece di considerare l’utilizzo dell’olio di incenso per trattare varie condizioni patologiche. Consultatevi sempre con il vostro medico prima di usare questi preparati sui bambini.
Precauzioni e possibili effetti collaterali del rosmarino
L’assunzione del rosmarino solitamente non causa problemi, rivelandosi molto sicuro soprattutto se preso in basse dosi. Tuttavia, dosi estremamente elevate possono innescare i seguenti effetti collaterali (anche se rari):
- Coma;
- Edemi polmonari;
- Spasmi;
- Vomito.
- Elevate quantità di rosmarino possono essere causa di aborti spontanei, pertanto non è consigliabile l’assunzione di integratori alimentari a base di rosmarino per le donne in stato di gravidanza.
Interazioni con i farmaci
In accordo con quanto dimostrato dall’University of Maryland Medical Center, il rosmarino può influenzare l’attività di alcuni principi attivi quali:
- ACE inibitori: farmaci usati per il trattamento dell’ipertensione arteriosa, come il lisinopril, fosinopril, captopril e enalapril.
- Farmaci anticoagulanti: farmaci in grado di inibire la coagulazione del sangue, causa principale di trombi, infarti e ictus, come warfarin, clopidogrel e aspirina.
- Diuretici: principi attivi che aumentano l’eliminazione di liquidi attraverso le urine. Alcuni diuretici sono l’idroclorotiazide e la furosemide.
- Sali di litio: farmaci usati per trattare gli episodi maniacali o ipomaniacali e alcuni stati depressivi. Il rosmarino può agire da diuretico e di conseguenza causare un innalzamento dei livelli di litio nel sangue fino a raggiungere concentrazioni tossiche.
Fonti e integrazioni: