“Dona il sangue e segui la tua inclinazione artistica”. Questa l’iniziativa che il Servizio di emotrasfusione della Fondazione policlinico universitario Gemelli di Roma e il Gruppo donatori sangue “Francesco Olgiati” onlus, in collaborazione con i Musei Vaticani, propongono per incentivare la donazione di sangue, “un gesto di solidarietà, prezioso come un’opera d’arte”.
Grazie all’accordo con i Musei Vaticani, chi donerà il sangue nel Servizio di emotrasfusione riceverà un voucher personale valido per visitare i Musei senza fare la fila, con una tariffa di 4,00 euro, da utilizzare entro il 31 dicembre 2017. Il voucher può essere ritirato alla segreteria del Servizio di emotrasfusione del Gemelli.
Il policlinico capitolino distribuisce ogni anno oltre 17.000 unità di emazie e altri emocomponenti, utilizzati nel trattamento dei pazienti ricoverat. Ma gli emocomponenti raccolti dal Servizio di emotrasfusione non bastano a coprire tutte le necessità dell’ospedale. “L’auspicio è che questa nuova campagna di sensibilizzazione a un gesto semplice, sicuro e salva-vita come la donazione del sangue possa contribuire a implementare la raccolta degli emocomponenti – afferma Gina Zini, direttore del Servizio di Emotrasfusione del Gemelli – L’obiettivo di noi operatori è di assicurare un’assistenza trasfusionale pronta ed efficace, evitando il rallentamento o il blocco delle cure per carenza di sangue”.
“Donare il sangue, da parte di chi è nelle condizioni fisiche? per farlo, è un grande gesto di carità. Un dono prezioso per la vita dell’ospedale, che attraverso una complessa organizzazione ne garantisce il suo buon uso per curare quotidianamente e guarire tante persone ricoverate – sottolinea il direttore generale del Gemelli, Enrico Zampedri – E’ davvero bello e suggestivo associare questo dono non riproducibile con un altro dono unico e irripetibile come l’arte: speriamo che questa iniziativa possa accrescere la sensibilità e l’umanità di abituali e di nuovi donatori”.
“Il nostro auspicio è che questa campagna di promozione di un gesto di alto valore solidale e simbolico, qual è il dono del proprio sangue per la vita, costituisca l’avvio di una più ampia collaborazione tra i Musei Vaticani e la Fondazione Policlinico Gemelli nel segno dell’umanizzazione – considera il presidente Giovanni Raimondi – Arte e medicina sono unificate nel loro fine più alto che è prendersi cura della persona nella sua integralità”.
Secondo il direttore dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, “il sangue, come l’arte, ha a che fare immediatamente con la vita di ciascuno di noi. Senza sangue non c’è vita, ma senza arte la vita sarebbe più vuota e più triste. Mettere idealmente e concretamente in dialogo queste tre polarità essenziali è una bella sfida alla quale i Musei del Papa non potevano sottrarsi. Simili iniziative rendono una istituzione culturale viva, parte integrante del tessuto sociale, non chiusa nelle sue mura e nella sua idealità, proprio come auspica Papa Francesco”. (AdnKronos)