Salute, esperto: “boom di allergici ai pollini, colpa dello smog”

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Negli ultimi anni gli italiani allergici ai pollini sono diventati piu’ numerosi. A causa dello smog, infatti, si e’ diventati piu’ suscettibili a riniti, congiuntiviti e in casi piu’ gravi ad asma”. Lo afferma all’AGI Domenico Schiavino, responsabile del servizio di allergologia del Policlinico Gemelli di Roma. Secondo l’esperto, da qualche anno a questa parte, oltre a essere cresciuto il popolo degli allergici al polline, si e’ anche allungato il periodo d’impollinazione e quindi anche quello in cui gli allergici soffrono, tra starnuti e bruciore agli occhi. “Il caldo anomalo, subito dopo il freddo invernale, le piogge brevi hanno anticipato la maturazione delle piante e dunque l’impollinazione“, spiega Schiavino. “E cosi’ anche quest’anno il periodo di attivazione del cipresso e’ arrivato in anticipo: anziche’ a fine febbraio, l’impollinazione e’ iniziata a dicembre e si e’ conclusa ad aprile. Ora tocca alla parietaria officinalis e al suo polline piccolo e piu’ minaccioso”.

La parietaria officinalis è pericolosa. “Si tratta di un arbusto selvatico – prosegue l’esperto – che cresce sui muri vecchi, come quello dei palazzi delle scuole. Il suo polline, oltre a essere piccolo e piu’ insidioso per le vie respiratorie, e’ anche resistente al freddo”. Secondo Schiavino, al momento si puo’ fare ben poco per proteggersi dai pollini. “L’unico trattamento desensibilizzante che frena l’infiammazione scatenata dall’allergia – aggiunge lo specialista – e’ il vaccino. Ma per chi non l’ha fatto mesi fa e’ gia’ troppo tardi. Il vaccino, infatti, puo’ essere somministrato solo nei periodi di quiescenza e dunque lontano dalla diffusione dei pollini”. Per ora ci sono solo soluzioni palliative. “L’unica cosa che si puo’ fare ora, infatti, e’ gestire i sintomi, seguendo trattamenti mirati che non agiscono sulle cause, ma che servono a mitigare gli effetti”.

“Si puo’ ricorrere – continua – ad antistaminici, antileucotrienici o cortisonici da spruzzare nel naso o da inalare. Puo’ anche essere utile la terapia con un broncodilatatore, ma dipende sempre dai casi, da valutare, volta per volta, con il proprio medico”. Per Schiavino, infine, e’ bene seguire qualche piccolo accorgimento per limitare quanto piu’ possibile l’esposizione ai pollini. “Per chi vive in città – sottolinea – e va in giro con il motorino raccomando l’utilizzo di un casco integrale e dotato anche di mascherina. Chi invece usa l’auto e’ preferibile che cambi i filtri del condizionatore. In generale, poi, consiglio di evitare le passeggiate in campagna e optare per il mare. Li’ si puo’ approfittare della brezza, che spazza via i pollini”.

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