“Cosa significa salute della donna? Innanzitutto significa riconoscere la medicina di genere, riconoscere la nostra specificità biologica“. Lo ha detto il ministro della salute Beatrice Lorenzin, aprendo la seconda Giornata nazionale della salute della donna, che si svolge al ministero della salute a Roma. “Soltanto da poco – ha aggiunto – è stato riconosciuto ciò che è evidente, ovvero che siamo diverse dagli uomini, e questo necessita di tarare i farmaci su di noi. Ancora si è restii ad investire sulla ricerca al femminile – ha osservato – e la maggior parte dei farmaci vengono testati esclusivamente sugli uomini. Questo è un elemento che ho inserito non solo nell’agenda nazionale italiana, ma anche nell’agenda internazionale europea che porterò al G7“. “La salute della donne è diversa perché siamo fisiologicamente diverse – ha sottolineato Lorenzin – abbiamo necessità anche di avere delle terapie e degli elementi di prevenzione che riconoscono la nostra specificità biologica sia dal punto di vista ormonale sia da quello fisiologico. Inoltre la gravidanza ci rende nettamente più forti fisicamente, ma questa nostra forza dobbiamo anche aiutarla attraverso la prevenzione per poter poi affrontare una parte della nostra vita, quella dell’età matura, senza alcuna patologia“. Cosa è mancato dunque finora nella salvaguardia della salute della donna? “Non si è a sufficienza messa la donna al centro del sistema – conclude il ministro Lorenzin – non solo come paziente, ma anche come attore della salute sia nella propria vita personale sia nella comunità“.