Salute: un fiocco lilla alla Camera, pdl per la giornata nazionale contro i disturbi alimentari

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Una data, il 15 marzo. Un simbolo, il fiocco lilla. Un padre che ha fatto di un dramma personale, un impegno sociale. Il 15 marzo 2011 smise di battere il cuore di Giulia, 17 anni, consumata dalla bulimia. Stefano Tavilla, il papà di Giulia, dal 2012 ha istituito insieme ad altre associazioni per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare la ‘Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla’. Ora una proposta di legge in esame a Montecitorio vuole dare un suggello normativo all’iniziativa celebrando, per legge, ogni 15 marzo la giornata nazionale contro i disturbi alimentari. Primi firmatari della pdl i deputati Umberto D’Ottavio del Pd e il civatiano Luca Pastorino che hanno illustrato la proposta alla Camera. “Con la nostra proposta di legge vogliamo dare risposte concrete a chi ha bisogno di aiuto”. In particolare, infatti, la proposta di legge si concentra sulla sensibilizzazione e l’informazione per lo sviluppo di una maggiore consapevolezza in materia di disturbi del comportamento alimentare. Questo, si specifica nella proposta, questo senza maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Inoltre, si individua nel ministero della Salute l’organo di coordinamento nazionale della Giornata, in collaborazione con le regioni e con gli enti locali. “Un provvedimento -spiegano i firmatari- che aiuterà a monitorare e a fare prevenzione anche attraverso il collegamento tra istituzioni nazionali e locali, che sarà strumento di informazione per una migliore cura e accoglienza di chi soffre di questi disturbi”. “I disturbi del comportamento alimentare -si legge nella proposta di legge- o disturbi dell’alimentazione sono patologie caratterizzate da un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile”. Sono infatti la quasi totalità le donne ad essere vittima di questi disturbi, in particolare le adolescenti. In Italia sono 3 milioni i giovani che soffrono di disturbi del comportamento alimentare: il 95,9% sono donne, il 4,1% uomini. “I comportamenti tipici di un disturbo dell’alimentazione -si spiega nella pdl- sono: la diminuzione dell’introito di cibo, il digiuno, le crisi bulimiche (ingerire una notevole quantità di cibo in un breve lasso di tempo), il vomito per controllare il peso, l’uso di anoressizzanti, lassativi o diuretici allo scopo di controllare il peso e un’intensa attività fisica”. I principali disturbi dell’alimentazione sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata. “Nel territorio nazionale molte sono le iniziative di informazione e di cura su tali disturbi, ma ancora insufficienti sono la sensibilizzazione e la prevenzione. Per questo si ritiene utile raccogliere la proposta di istituire una giornata nazionale sul tema, da celebrare il 15 marzo di ogni anno, avanzata dall’associazione ‘Mi nutro di vita’ (che ha scelto come simbolo della giornata un fiocco lilla) e dalla Consult@noi che raccoglie venti associazioni di familiari e di pazienti su tutto il territorio nazionale”. La proposta di legge si compone di quattro articoli: con l’articolo 1 si riconosce il 15 marzo quale Giornata nazionale per la prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare, finalizzata a promuovere la sensibilizzazione e la prevenzione. Con l’articolo 2 si indicano, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, le modalità di svolgimento della Giornata e gli obiettivi di informazione e di sensibilizzazione per lo sviluppo di una maggiore consapevolezza in materia di disturbi del comportamento alimentare. Con l’articolo 3 si individua come simbolo della Giornata un fiocco in stoffa di colore lilla; con l’articolo 4 si individua nel Ministero della Salute l’organo di coordinamento nazionale della Giornata, in collaborazione con le regioni e con gli enti locali. (AdnKronos)

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