“Anche in Basilicata la siccità sta facendo sentire i suoi effetti, con temperature massime superiori di 2,5 gradi rispetto alla media e il calo del 53% delle precipitazioni a marzo. In particolare nelle sei principali dighe della regione sono presenti 420 milioni di metri cubi di acqua, oltre cento in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno“: lo spiega Coldiretti Basilicata, secondo cui la situazione “al momento non desta particolare preoccupazione, ma che se dovesse continuare potrebbe provocare qualche sofferenza nei mesi estivi. La pioggia e le nevicate invernali sono determinanti per ricostruire le riserve idriche necessarie alle piante alla ripresa vegetativa primaverile per crescere e garantire i raccolti. Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando con pesanti conseguenze sull’agricoltura perche’ si moltiplicano gli sfasamenti stagionali e gli eventi estremi con precipitazioni brevi, ma intense, e il repentino passaggio dal maltempo al sereno“. Coldiretti chiede “interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque, campagne di informazione ed educazione sull’uso corretto dell’acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico“.