Il livello delle risorse idriche in Lombardia è il più basso degli ultimi dieci anni. Secondo il bollettino pubblicato da Arpa Lombardia, gli invasi idroelettrici del segmento alpino centrale sono quasi a secco, mentre il livello dei laghi prealpini è mantenuto solo dal disgelo fortemente anticipato. Complessivamente la riserva idrica disponibile è ai minimi degli ultimi 10 anni, al di sotto anche del livello registrato nell’annata peggiore del decennio, il 2007. “La carenza di risorse idriche, in particolare per gli usi irrigui, si fa sempre più pressante, con il rischio di un ulteriore aumento dei periodi siccitosi nei prossimi decenni“, sottolinea Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. Preoccupante la situazione dei bacini di Adda e Oglio, dove il totale della riserva idrica, che comprende laghi, innevamento e bacini idroelettrici, è meno di metà di quella disponibile in media in questo periodo dell’anno. “È sempre più chiaro che occorre una accelerazione nelle strategie di adattamento al cambiamento climatico -continua Meggetto- che richiede prima di tutto una modifica nel modello agricolo, che oggi punta su colture molto esigenti di risorse idriche e mirando all’impiego di tecniche irrigue molto più efficienti. È quanto mai urgente un nuovo patto tra agricoltura e ambiente, per evitare che il soddisfacimento dei fabbisogni irrigui pesi sullo stato di salute dei corsi d’acqua e delle falde“.