Il Segretario del Sindacato Italiano Falconieri Professionisti, Fabio Bonciolini, ha presentato oggi un circostanziato esposto alla Procura della Repubblica, chiedendo alla Magistratura di “verificare l’eventuale sussistenza di reati e la conseguente punizione degli stessi, in relazione alla bagarre mediatica che ha investito il Museo di Storia Naturale di Calci, che nelle prossime settimane ospitera’ alcuni incontri dedicati all’arte della falconeria a cura dei “Falconieri del Granducato di Toscana”.
Il Segretario del SIFaP-FederFauna – si legge in una nota – ha richiamato diversi gravi episodi di disinformazione, veicolata anche attraverso i media, ma anche manifestazioni di odio e diffamazione della nobile arte e di chi la pratica, riscontrabili sui social network, probabilmente conseguenti a tale cattiva informazione“.
“La Falconeria, che e’ stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanita’ – spiega Bonciolini – non ha nulla a che fare con il bracconaggio, anzi, ne e’ l’antitesi: i falchi utilizzati sono tutti nati in cattivita’, e’ quello il loro habitat, e l’allevamento incrementa le popolazioni, non le diminuisce! Inoltre, questa arte antichissima si basa proprio sul rapporto di fiducia e il rispetto che si instaura tra l’uomo e l’animale: non c’e’ alcun maltrattamento o sfruttamento. Invito chi ha dubbi in tal senso a partecipare ad uno degli eventi che organizziamo, per rendersi conto personalmente quanto possa essere educativo.
Sono invece indignato delle sentenze sparate da gente che non sa e crede di sapere o peggio che agisce in malafede per curare interessi ben diversi da quello dichiarato per gli animali. Non accetto, ad esempio, che a sostenere l’esistenza di zone d’ombra nella falconeria sia proprio un rappresentante del WWF, quando esponenti di detta associazione sono stati indagati proprio perche’ sospettati di traffico illecito di rapaci e di far riprodurre e vendere gli animali sequestrati affidatigli dalle Forze dell’Ordine.
Un’ideologia e’ l’assunzione di un valore magari in se’ buono, come l’amore e il rispetto per le altre specie animali, che viene pero’ reso assoluto perdendo il necessario rapporto ed equilibrio con tutti gli altri valori, che e’ proprio cio’ che ci fa invece crescere in cultura e civilta’“.