Osservazione della Terra, studi sull’abitabilità nello spazio profondo e collaborazione sulla propulsione ibrida ossigeno liquido – metano. Sono stati questi i temi principali della missione dell’ASI a Tokyo insieme alle più importanti aziende del settore dell’aerospazio e all’AIAD. La tre giorni – spiega sul suo sito l’Agenzia Spaziale Italiana – è stata aperta dal saluto dell’ambasciatore Giorgio Starace che ha ospitato all’ambasciata i lavori dello Space Industry Group Seminar, organizzato insieme a JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency) e SJAC (The Society of Japanese Aerospace Companies).
“Il settore aerospaziale italiano e giapponese si fondano entrambi su indiscusse eccellenze tecnologiche”, ha sottolineato l’ambasciatore Starace, aggiungendo che si tratta del naturale punto di partenza per una fruttuosa collaborazione. Il presidente dell’ASI, Roberto Battiston, introducendo i lavori, ha spiegato “l’importanza di avere una filiera industriale in grado di coprire tutta la catana del valore del sistema spazio”, e ha ricordato la recente quotazione in Borsa di AVIO come un successo della space economy italiana, “un esempio di come il pubblico e il privato possano collaborare e creare grazie allo spazio nuovo valore”.
La delegazione dell’Agenzia Spaziale Italiana ha incontrato tutti i principali referenti del sistema spazio giapponese che proprio alla fine del 2016 è stato riorganizzato profondamente. Con all’adozione di due nuove leggi sulle attività spaziali (Satellite Act e Remote Sensing Records Act) il governo di Tokyo ha aperto la strada alla partecipazione dei privati nell’industria spaziale per poter sfruttare al meglio le potenzialità della space economy.
Nel corso del bilaterale con la JAXA è stata evidenziata la grande collaborazione nello scambio e utilizzo dei dati di osservazione della Terra per la gestione delle calamità naturali. Il presidente dell’ASI, Roberto Battiston, in particolare, ha voluto ringraziare il suo omologo Naoki Okumura, per la disponibilità dei dati del satellite Alos durante il terremoto che lo scorso agosto ha colpito Amatrice. Dal canto suo il presidente della JAXA ha voluto sottolineare l’importanza “della creazione di un archivio dati di COSMO-SkyMed prima della stagione dei tifoni che in Giappone inizia a giugno”.
La collaborazione italo-giapponese sull’osservazione della Terra, negli ultimi mesi si è arricchita di due nuovi accordi: lo scorso novembre a Milano, in occasione dell’Italy-Japan Business Group, è stato firmato un l’accordo attuativo tra ASI e JAXA per il supporto satellitare nel monitoraggio dei disastri naturali, che disciplina le attività di cooperazione relative all’utilizzo dei dati dei rispettivi sistemi satellitari (COSMO-SkyMed, COSMO-SkyMed Seconda Generazione e ALOS-2); a gennaio e-GEOS (joint venture tra Leonardo e ASI) si è aggiudicata un contratto multimilionario con Japan Space Imaging (JSI), partner esclusivo dell’azienda italiana in Giappone, per la fornitura al governo giapponese di dati satellitari generati dalla costellazione italiana COSMO-SkyMed.
Alla fine dell’incontro Okumura ha ribadito l’importanza della partecipazione italiana all’International Space Exploration Forum (ISEF) II che si svolgerà Giappone nel primo semestre del 2018. La delegazione dell’ASI ha poi incontrato esponenti del Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria e del Ministero dell’Istruzione, della Cultura, Sport, Scienza e Tecnologia.