Ogni anno oltre mille astronomi richiedono di poter utilizzare il telescopio spaziale Hubble per osservare i loro obiettivi scientifici, ma, a causa dell’elevato numero delle richieste, i processi di valutazione e selezione delle domande richiedono tempi molto lunghi.
Sono 150 – spiega l’Agenzia Spaziale Italiana – i membri della comunità scientifica internazionale che, nell’arco di sei mesi, sono stati incaricati di analizzare e selezionare le proposte di alto valore scientifico.
Grazie a un team di scienziati dello Space Telescope Science Institute (STScl), questi processi potranno essere gestiti direttamente da un nuovo software, sviluppato per classificare le attività di ricerca di Hubble e identificare esperti che dispongano di competenze scientifiche pertinenti al tema proposto.
Il suo nome è PACMan, un classificatore bayesiano in grado di verificare che la presenza o l’assenza di una particolare parola in un documento testuale non sia correlata alla presenza o assenza di altre – in questo caso, confrontando le domande attuali con le proposte dell’anno precedente.
Durante i test del software, circa il 92% degli utenti selezionati è risultato realmente appropriato per l’area tematica da studiare. Ci sono ancora vari ‘bug’ da risolvere nel processo di automatizzazione, ma il team di ricerca punta a perfezionare l’efficienza del software affichè, in futuro, possa essere utilizzato per assistere o sostituire gli esseri umani in questi processi.