Spazio: lander del futuro, allo studio nuovi procedimenti per la realizzazione di scudi termici

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La NASA sta lavorando a un nuovo metodo di produzione per gli  scudi  termici dei veicoli spaziali, in grado di ridurre i costi di produzione e la manodopera. L’AeroShell – così viene chiamato il rivestimento rigido che protegge le sonde dal calore e dalla pressione della fase di entrata in atmosfera – è una tecnologia fondamentale per garantire il successo di qualsiasi missione.

Le attuali procedure di assemblaggio di questo scudo, però, sono piuttosto lunghe e onerose: ogni piastrella deve essere montata singolarmente e le fughe tra di esse vanno riempite accuratamente per evitare danni alla struttura.

Una delle tipologie più usate – spiega l’Agenzia Spaziale italiana – è lo scudo ablativo di tipo flessibile, che può essere modellato durante la lavorazione assumendo la forma del veicolo spaziale. Una delle proposte sviluppate dalla NASA prevede la produzione di ablatori attraverso il Vacuum Infusion Process (VIP), un procedimento che snellirebbe le fasi di sviluppo e assemblaggio dello scudo.

Questi nuovi ablatori sono più facili da installare e consentono una buona riduzione degli scarti da lavoro, mentre l’utilizzo del VIP permette la produzione dei materiali in un ambiente sigillato, che migliora il livello di protezione delle resine e consente il controllo dei composti volatili.

Il Vaacum Infusion Process è impiegato da anni nel settore della produzione di materiali compositi, ma è la prima volta che viene usato per gli ablatori. I primi test in laboratorio hanno dimostrato un buon livello di efficienza e di implementazione.

I ricercatori dell’Ames Research Center della NASA, impegnato in questo settore di studio, ritengono che in futuro sarà possibile applicare questa tecnologia ad una vasta gamma di materiale e scudi termici. La ricerca potrà avere uno sbocco nel campo dei lander con destinazione Marte e anche per quelli che si avventureranno sulle lune di Giove e Saturno.

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