Il Micra, il più piccolo e rivoluzionario pacemaker al mondo, salva la vita di una donna di 48 anni, già sottoposta a un trapianto di cuore, ricoverata a Maria Cecilia Hospital (Cotignola, Ravenna) – ospedale di Alta Specialità accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale. L’intervento – che ha un unico precedente in Italia ed Europa – è stato portato a termine dall’équipe medica guidata dal dottor Saverio Iacopino, coordinatore nazionale dell’Unità di Aritmologia GVM Care & Research.
La paziente, affetta da asistolia e sincope, e già sottoposta 8 anni fa a trapianto di cuore come conseguenza di un grave scompenso cardiaco, aveva ricorrenti ed inspiegabili crisi di svenimento con perdita di coscienza e cadute a terra. L’applicazione di un registratore di eventi cardiaci a lungo termine (Loop Recorder) ha consentito di evidenziare l’asistolia (assenza totale delle pulsazioni) per l’improvviso arresto elettrico dell’organo. L’impianto del Micra – il pacemaker è racchiuso in una capsula miniaturizzata – invece ha ripristinato la corretta funzionalità elettrica della pompa cardiaca, eliminando entrambe le problematiche, mancanza dei battiti e perdita dei sensi.
“Anche in questo caso, l’innesto dell’elettrostimolatore, inserito dalla vena femorale all’altezza dell’inguine – spiega il dottor Saverio Iacopino – non ha richiesto tagli chirurgici né anestesia generale. La procedura, completata in meno di 30 minuti, ha solo un precedente analogo in Italia ed Europa ed è la prima volta in assoluto che viene eseguita in Emilia Romagna. La donna, dimessa dal reparto a 48 ore dall’intervento, ora sta bene”.