L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha ricalcolata la magnitudo dell’evento tellurico avvenuto alle 23:19 di ieri sera nelle Marche, con epicentro a Visso: la scossa è stata classificata di magnitudo 4.0 – e non 4.1 – come quella avvenuta nella stessa zona alle 23.16. La sismologa dell’Ingv Lucia Margheriti ha spiegato che la prima stima è la magnitudo Richter o magnitudo locale, la seconda invece è la magnitudo momento, che richiede più tempo ma è più precisa.
Le due scosse inoltre, sarebbero collegate ai terremoti che si sono verificati nel Centro Italia ad ottobre, in quanto riguardano lo stesso sistema di faglie, dovuti al meccanismo di “distensione” dell’Appennino. “La sequenza e’ rimasta particolarmente attiva e in questi ultimi mesi localizziamo piu’ di 100 eventi sismici al giorno, di magnitudo inferiore a 3.0, in tutta la zona interessata“, ha spiegato la sismologa. ”Questa notte ci sono state 3 scosse di magnitudo superiore a 3, la prima di magnitudo 3.5 alle 23.09 le altre due di magnitudo 4.0 alle 23.16 e alle 23.19, nella porzione Nord del sistema di faglie attivato dalla sequenza sismica che sta interessando l’Appennino centrale da agosto, e possiamo dire che tutte e tre sono collegate a quelle principali avvenute nella stessa zona in ottobre”. In riferimento alla scossa magnitudo 3.4, questa “è avvenuta nella porzione meridionale del sistema di faglie attivato dalla sequenza cominciata ad agosto ed e’ stata causata da un meccanismo un po’ diverso, cioe’ di un movimento orizzontale delle placche che accomoda la deformazione generale“.