Terremoto: task force in aiuto a veterinari e allevatori per reagire all’emergenza

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Una task force in aiuto di veterinari e allevatori di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo, le regioni colpiti dal terremoto del centro Italia. Secondo le stime di Coldiretti sono più di 25.000 le aziende agricole e le stalle coinvolte in 131 Comuni, oltre 10.000 gli animali morti o feriti per i crolli, lo stress e il freddo, decine e decine i casi di aborti e malattie infettive segnalati, ridotta del 30% la produzione di latte e ad oggi l’85% degli animali sopravvissuti non ha ancora un ricovero stabile. Un’ emergenza che non è finita e per la quale scendono in campo Anmvi, l’Associazione nazionale medici veterinari italiani, e Zoetis, azienda nel settore veterinario, con Re.agire.
Un progetto che prevede l’organizzazione, appunto, di una task force e diverse iniziative concrete a supporto dei veterinari e degli allevatori delle zone terremotate, tra cui: fornitura di farmaci e prodotti veterinari per migliorare lo stato sanitario degli animali; screening sierologici e batteriologici per gli animali degli allevamenti individuati; un servizio di consulenza affidato ai tecnici Zoetis nell’ambito della ‘Fertilità’ e ‘Qualità del latte’; alimentazione e nutrizione animale. Il progetto Re.agire è stato presentato, con il patrocinio del ministero della Salute, alla Fiera Nazionale AgriUmbria, la più importante vetrina italiana su agricoltura e zootecnia, con 70mila metri quadri e oltre 500 espositori.
Il progetto rappresenta “un aiuto importante – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini – che si unisce all’impegno della Regione Umbria, di tutte le istituzioni, delle organizzazioni agricole, di tantissimi volontari con l’obiettivo comune di garantire la continuità produttiva e ridare slancio alla zootecnia, spina dorsale dell’economia e dello sviluppo rurale della Valnerina e della fascia appenninica. In Umbria, che ha pagato il tributo meno pesante in termini di capi di bestiame morti o feriti a causa dal terremoto, abbiamo operato fin dall’inizio per assicurare le condizioni più adeguate di vita e lavoro per gli allevatori, operando allo stesso tempo per la salute e il benessere degli animali, a garanzia anche della qualità delle produzioni”.
“La Regione – continua Cecchini – investe e crede nella zootecnia: si è dotata di un Piano regionale per la sua crescita sostenibile, con regole e strumenti; ha destinato una specifica misura del Programma di sviluppo rurale al benessere animale, con risorse che sono in pagamento non solo per le imprese del ‘cratere’ del terremoto, ma di tutta l’Umbria”. Gli allevamenti, piccoli e grandi, rappresentano la principale fonte di guadagno e di sopravvivenza per gli allevatori di queste zone: la maggior parte delle stalle, dei fienili e dei macchinari per la mungitura è stata devastata dal sisma, che ha avuto un impatto drammatico sulle famiglie degli allevatori, sul bestiame impaurito e indebolito e sui medici veterinari, e gran parte del lavoro per l’impossibilità a raggiungere gli animali.
“A sette mesi dalla prima forte scossa siamo ancora in una fase fortemente critica per gli animali, la veterinaria, gli allevamenti e per tutto il tessuto economico-produttivo di queste Regioni – dichiara Marco Melosi, presidente nazionale Anmvi – gli eventi sismici causano decessi, danni strutturali e infrastrutturali che si ripercuotono sulla consistenza demografica degli animali allevati e sul benessere di quelli sopravvissuti. Oltre alle morti avvenute sotto i crolli, sono state distrutte le stalle e i ricoveri, le apparecchiature per la mungitura e la raccolta del latte, i fienili”. Grazie alla collaborazione con l’Istituto zooprofilattico di Umbria e Marche, è stato possibile individuare le aree di salute veterinaria che sono state più compromesse e sulle quali si concentreranno le attività della task force.
“L’obiettivo è quello di fornire un servizio diagnostico, di supporto ai problemi sanitari e gestionali delle aziende come aiuto pratico ai veterinari e agli allevatori – spiega Fausto Toni, National Technical Manager Livestock Zoetis – in alcune aree specifiche, come ad esempio il controllo qualità del latte e la diagnostica delle mastiti bovine, saranno messi a punto, assieme ai veterinari di zona, dei protocolli che aiuteranno gli allevatori ad individuare e gestire i problemi quotidiani di salute degli animali da reddito, individuando le soluzioni dal punto di vista sanitario”. Il progetto Re.agire sarà accanto agli allevatori, agli animali da reddito e ai veterinari dei territori devastati dal sisma per oltre un anno. Al termine dell’iniziativa verranno raccolti i dati e i risultati saranno presentati alle Istituzioni e ai cittadini. (AdnKronos)

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