“Con la firma di oggi simbolicamente diamo avvio a una grande opera di investimenti pubblici per il nostro Paese. Si tratta 47 miliardi in 15 anni“. Così il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, dopo la firma, a palazzo Chigi, del Dpcm di ripartizione del Fondo Investimenti, per la trasmissione alle Camere. In particolare il Fondo Investimenti, previsto dal comma 140 dell’ultima Legge di Bilancio, prevede con un unico Dpcm la ripartizione di 47 miliardi di investimenti pubblici per il periodo 2017-2032. Il fondo investimenti costituisce per il Governo, è “un’occasione per migliorare la competitività del Paese, la qualità della vita e la sicurezza dei cittadini“. I 47 miliardi sono così ripartiti: 20,4 mld per le infrastrutture di comunicazione nell’ottica di rafforzare la competitività (e quindi infrastrutture ferroviarie, infrastrutture stradali rete ANAS, trasporto pubblico locale e ferrovie non interconnesse, infrastrutture portuali e Mose, Fondo progettazione opere e interventi; 1,7 mld per investimenti per il sostegno della competitività e delle esportazioni (Informatizzazione giustizia e potenziamento del credito all’esportazione), 2 mld per investimenti nella ricerca (ricerca spaziale, di cui una quota affidata ad Asi, e ricerca scientifica, tecnologica e sanitaria); 1,7 mld + 0,8 per riqualificazione periferie con separato DPCM per infrastrutture per il miglioramento della qualità della vita (rete idrica, risanamento ambiente e difesa suolo, strutture sportive, barriere architettoniche, edilizia sanitaria, musei, edilizia residenziale pubblica; 7,7 mld per infrastrutture per la sicurezza dei cittadini (Casa Italia, prevenzione rischio sismico, messa in sicurezza edifici pubblici, messa in sicurezza scuole, polizia e vigili del fuoco e sicurezza pubblica, messa in sicurezza musei; 12,8 mld per investimenti per la sicurezza nazionale e l’alta tecnologia (Programmi ad alta tecnologia MiSE – Difesa, investimenti Difesa).
Al via la grande opera investimenti pubblici: 47 miliardi in 15 anni
