Clima e ambiente: Obama lancia un monito a Trump da Milano

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Dal palco di “Seeds and chips”, il summit internazionale sull’innovazione alimentare, Barack Obama lancia un monito a Donald Trump su clima ed ambiente. Anche perché l’atteso intervento dell’ex presidente americano a Milano arriva proprio mentre il suo successore sta valutando se intende, come ha promesso nella sua campagna elettorale, veramente ritirare gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi, una partecipazione che viene considerata una delle principali ‘legacy” di Obama. Nel suo discorso infatti Obama ricorderà, hanno anticipato i media americani, come la leadership globale debba fare i conti con una delle sfide maggiori, i cambiamenti climatici ed i conseguenti problemi alimentari in un pianeta sempre più popolato e con risorse sempre più scarse. Un discorso che, dopo quello pronunciato a Boston poche ore prima di partire per l’Italia in cui ha esortato i democratici del Congresso a salire sulle barricate per difendere l’Obamacare, altro suo importante lascito che Trump sta cercando di smantellare, dimostrerà come, dopo i mesi di silenzio e di ‘ricarica’ seguiti al mesto addio alla Casa Bianca, Obama intende assumere un ruolo in quella che ormai i democrat chiamano “la resistenza” a Trump. Un’intenzione che emerge anche dall’agenda fitta di impegni in Europa dell’ex presidente, praticamente in contemporanea con l’arrivo di Trump per la sua prima, difficile, missione europea, che potrebbe quindi dover fare i conti con un Obama ‘convitato di pietra’. Conclusa infatti la due giorni a Milano – che ha visto il riesplodere dell’Obamania che ha sempre suscitato in Europa il presidente americano, un’accoglienza che molto probabilmente non verrà riservata al suo successore – il presidente infatti non ha finito le sue ‘vacanze italiane”. Secondo quanto è emerso infatti dal programma, strettamente privato e quindi riservato, l’ex presidente, questa volta accompagnato da Michelle, nei prossimi giorni andrà a Buonconvento, nel cuore delle Creti Senesi, a Borgo Finocchieto, il villaggio che è stato ristrutturato per farne un resort di lusso. L’hotel di charme è di proprietà di John Phillips, l’avvocato americano che è stato ambasciatore americano a Roma, incarico che ha lasciato, come tutti i diplomatici di nomina ‘politica’, il giorno dopo l’insediamento di Trump, che ancora non ha ufficialmente nominato il suo successore. Non è escluso che durante il soggiorno toscano l’ex first couple americana possa incontrare Matteo Renzi e la moglie Agnese proprio a Borgo Finocchieto, rivelavano ancora fonti secondo cui la vacanza di quattro giorni di buen retiro dell’ex ambasciatore dovrebbe iniziare il 19 maggio. Obama dovrebbe quindi mancare per poco l’arrivo in Italia di Trump che, dopo le prime tappe del primo viaggio all’estero in Arabia Saudita, Israele e Territori, sarà il 24 maggio a Roma, dove incontrerà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e Papa Francesco, e poi il 25 a Bruxelles, per il vertice della Nato, prima di ritornare in Italia per il vertice del G7 di Taormina, il 26 e il 27 maggio. Ma anche in questi giorni l’ex presidente americano sarà ancora nel Vecchio Continente, a Berlino dove è atteso il 25 maggio alla Conferenza delle chiese protestanti tedesche che si svolgerà dal 24 al 28 maggio a Berlino e Wittenberg. Proprio lo stesso giorno del primo vertice della Nato con Trump, che durante la campagna elettorale non ha certo lanciato messaggi idilliaci agli alleati. Anche la scelta di Berlino è sicuramente simbolica, ed un po’ nostalgica, per l’ex presidente visto che nella capitale tedesca, nell’estate del 2008, l’allora candidato alla Casa Bianca attirò oltre 200mila persone per un discorso al parco del Tiergarten. Senza contare che a Berlino incontrerà Angela Merkel, la cancelliera tedesca con cui ha avuto sempre una grande sintonia politica ed umana che non è invece emersa durante il primo faccia a faccia con Trump. Fortemente politico il tema della tavola rotonda a cui parteciperà insieme a Merkel, “Essere coinvolti nelle democrazia, assumersi la responsabilità a livello locale e globale” . La contro-missione europea di Obama non si fermerà però a Berlino: il 26 maggio, mentre Trump tornerà in Italia per incontrare gli altri leader del G7 a Taormina, sarà, per la prima volta, in Scozia dove parteciperà ad un gala di beneficenza organizzato dalla Hunter Foundation, con i tavoli per dieci commensali venduti per 5mila sterline. Alle precedenti edizioni del gala, gli ospiti d’onore sono stati Bill Clinton, George Clooney e Leonardo DiCaprio. Ma anche in questo caso, l’ex presidente potrebbe avere un’agenda politica, dal momento che la stampa locale non esclude il possibile incontro con Nicole Sturgeon, la battagliera premier scozzese che appare essere il più temibile nemico di Theresa May nel cammino verso la Brexit, contro la quale, come è noto, Obama si era apertamente schierato. E che invece è sempre stata sostenuta con entusiasmo da Trump.

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