Emergenza in Canada: oltre 1500 soldati in campo per far fronte ai danni dovuti alle piogge torrenziali

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Piogge torrenziali, unite allo scioglimento della neve, con il conseguente straripamento dei fiumi, stanno continuando a flagellare il Canada orientale, dove il numero dei militari messi in campo per gestire l’emergenza già da ieri, è stato triplicato, con oltre 1.500 membri dell’esercito all’opera. I soldati stanno lavorando per evacuare d’urgenza migliaia di residenti e il sindaco di Montreal Denis Coderre, che ha dichiarato lo stato d’emergenza e ordinato evacuazioni di molte aree della città, ha aggiunto che “le prossime 48 ore saranno decisive“. Evacuazioni sono state ordinate a Pierrefonds e sulle tre rive di Montreal, dopo che alcune dighe hanno ceduto e si è verificato un anormale innalzamento del livello delle acque.

Per tutta la giornata di sabato il livello dell’acqua è continuato a salire soprattutto in Quebec, dove circa 1.000 persone sono state evacuate la maggior parte da Ottawa, a Toronto e al lago Ontario, fino a circa 500 chilometri a valle del fiume San Lorenzo. In tutto più di 2.000 abitazioni e 140 città sono state colpite dalle piogge torrenziali e dalle esondazioni e oltre Montreal altre otto località hanno dichiarato lo stato d’emergenza. Il premier del Quebec, Philippe Couillard, ha avvertito che il peggio deve ancora venire e che “il livello delle acque continuerà a salire nei prossimi 2-3 giorni” in particolare nella giornata di oggi, quando è previsto il picco. Il primo ministro canadese Justin Trudeau si è recato ieri a Terrasse-Vaudreuil, circa 40 chilometri a ovest di Montreal per visionare lo stato dei danni. Il ministero dell’Ambiente ha reso noto che il terreno, già vicino alla saturazione dopo settimane di pioggia, “ha poche possibilità di assorbire ulteriori precipitazioni“.

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