Una donna su tre che si rivolge al chirurgo estetico lo fa dopo una o più gravidanze. Non stupisce così che liposuzione e ritocco al seno siano gli interventi più richiesti. “Il fenomeno è sempre più diffuso perché la donna è cambiata – afferma all’AdnKronos Salute Giulio Basoccu, specialista in Chirurgia plastica estetica e ricostruttiva presso Ini (Istituto neurotraumatologico italiano), docente all’università di Tor Vergata – La gravidanza, momento indimenticabile per le donne, può su molte lasciare degli inestetismi, grandi e piccoli, che penalizzano molto la femminilità. E su questo la donna non transige“. “Un seno svuotato, che abbia perso la sua forma dopo un lungo allattamento – continua Basoccu – è un inestetismo con il quale è difficile convivere per la donna che tiene al suo aspetto e al suo benessere psicofisico. Perché un inestetismo come questo può creare anche difficoltà di rapporto con il partner. La soluzione per un seno svuotato dopo una gravidanza è l’intervento di mastopessi, noto anche come lifting del seno, che permette di risollevarlo e rimodellarlo restituendogli forma e definizione. Mirato a rimuovere la cute in eccesso, a ridisegnare i profili per offrire armonia alla silhouette, può essere abbinato alla mastoplastica additiva che, tramite l’inserimento di protesi, offre la possibilità di aumentare i volumi naturali regalando una o più taglie“. Non solo. C’è poi il problema dell’addome ‘a grembiule’. “La cute dell’addome è geneticamente programmata per affrontare lo stress del pancione, ma a volte i cambiamenti delle forme sono importanti e repentini e, dopo il parto, ci si trova con la pelle cadente, priva di tono ed elasticità tanto che nei casi più estremi il ventre arriva ad assumere l’aspetto a grembiule – aggiunge Basoccu – L’intervento giusto in questo caso è l’addominoplastica e la sua versione mini, se il difetto da correggere è limitato, un intervento di body contouring che permette di migliorare nettamente l’aspetto e i profili del corpo e di rimodellare l’addome. Consente di rimuovere l’eccesso di cute e di adipe e di contrastare la lassità dei muscoli della parete addominale, riavvicinando le fasce muscolari alla linea mediana da cui si sono allontanate a causa della diastasi, restituendo così tono e definizione. Mentre la liposuzione è utile ad eliminare gli accumuli di adipe in alcune parti del corpo“. “E’ importante valutare caso per caso – aggiunge però l’esperto – poiché la chirurgia plastica non è l’unica soluzione. Con un’alimentazione corretta, un po’ di attività fisica, qualche sacrificio e qualche rinuncia si possono ottenere ottimi risultati. Ci vuole costanza. Infine – conclude Basoccu – alle donne che mi chiedono una chirurgia delle parti intime consiglio solo interventi soft, un restyling vulvare sfruttando le tecniche di lipofilling, trapianto di grasso rimosso dalla liposuzione e riduzioni chirurgiche mini-invasive della pelle in eccesso con l’intervento di labioplastica“. (AdnKronos)