Gasdotto Tap, società: l’impianto non produrrà emissioni di alcun tipo

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In questi giorni si è molto discusso del rapporto tra l’arrivo del gasdotto in Salento e la possibilità che quest’ultimo possa produrre emissioni inquinanti. Ricordiamo che TAP durante il suo normale funzionamento non produrrà emissioni di nessun tipo“. Lo scrive la società TAP Italia, incaricata della costruzione del gasdotto che trasporterà gas naturale dall’Azerbaijan all’Europa, con approdo previsto a San Foca di Melendugno, in provincia di Lecce. Un’opera molto contestata dalle popolazioni e dagli enti locali. Per protestare contro il gasdotto, anche sulla base della convinzione che l’impianto produrrà emissioni inquinanti e pericolose per la salute, da dieci giorni il dottor Giuseppe Serravezza, oncologo salentino in servizio nell’ospedale di Casarano e esponente della Lega italiana contro i Tumori (Lilt) di Lecce, ha iniziato uno sciopero della fame e ieri ha ripreso quello della sete dopo una interruzione di un giorno nella speranza della convocazione di un incontro chiesto dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al presidente del consiglio Paolo Gentiloni. Convocazione che non c’è stata. “In specifiche situazioni di funzionamento diverse dallo standard, che, lo ricordiamo, sarebbero la rarissima eccezione e non la regola – spiega TAP Italia – sarà possibile una produzione di CO2 paragonabile a quelle di un condominio di medie dimensioni e di residui da combustione di metano decine, quando non centinaia di volte inferiori ai limiti previsti dalla legge. Che le cose stiano così è stato di recente confermato anche dall’autorevole voce di Giorgio Assennato, ex direttore dell’Agenzia per la Protezione Ambientale della Regione Puglia, che in recenti interventi pubblici ha ribadito che un’infrastruttura come un gasdotto non produce emissioni nocive e tantomeno cancerogene. Lo dimostra anche un dato di buonsenso: l’Italia ospita già oggi 32mila chilometri di gasdotto che lavorano ogni giorno, tutti i giorni, in modo silenzioso e invisibile, garantendo energia a milioni di cittadini italiani senza che questo crei allarmi sanitari“. “Come ribadiamo da tempo -continua TAP – l’arrivo di gas all’interno di un territorio che sicuramente ha pagato un prezzo molto alto in termini di emissioni non potrà che contribuire a migliorare la situazione per un motivo molto semplice: il gas naturale è una fonte di energia pulita ed è indispensabile a procedere nella strategia di decarbonizzazione chiesta con forza dal Governo nazionale e dalla Presidenza della Regione Puglia. TAP, in sintesi, potrebbe sostituire fonti di energia fossili molto inquinanti e dunque avere un effetto positivo sul bilancio ambientale, riducendo l’inquinamento. I cittadini possono dunque essere tranquilli, sapendo che l’arrivo di TAP potrà in definitiva ridurre l’inquinamento dell’area. Ringraziamo tutti gli attori del dibattito di queste settimane – conclude TAP – e rinnoviamo la disponibilità al confronto con tutti per illustrare il nostro progetto, chiarire ogni dubbio, rassicurare chiunque ne sentisse il bisogno“.

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