Giro d’Italia 2017, Alghero: artigianato, specialità gastronomiche, sagre, eventi e feste religiose

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Alghero (punto di partenza della prima tappa del Giro d’Italia 2017) regala una preziosa peculiarità: l’oro rosso della Costiera del Coral. La tradizione della pesca del corallo (Corallium rubrum), come noto, ha dato impulso, sin dall’antichità, all’arte orafa, con numerosi laboratori artigianali che lavorato il pregiato oro della Riserva del corallo. Altre botteghe riguardano, invece, la cesteria, legata alla pesca e alle nasse. Ma il corallo non è l’unica fonte di ricchezza della città, dato che sagre, eventi e feste religiose sono davvero numerosi: a gennaio/febbraio si disputano gare di pesca subacquea e si tiene la Mostra filatelica e Numismatica che, per mezzo di cartoline e annulli postali, pubblicizza l’immagine catalana della città. Sempre in questo periodo, si tiene la Settimana Santa del Carnevale con sfilate di carri, bande musicali e gruppi folcloristici.

MADONNA VALVERDEDa non perdere la Sagra de lu boga marì, tipica rassegna gastronomica del riccio di mare; ed i suggestivi riti pasquali (Processione dei Misteri, Via Crucis, Iscravamentum; coinvolgenti confraternite italiane e catalane.Ed ancora la Festa della Madonna Valverde. A maggio di disputa la gara automobilista Alghero-Scala Piccada e si tiene la Festa dei pastori per la tosatura; giugno è tempo di regate veliche; luglio del Festival della canzone algherese e della festa de lo Sant Crist de la Costera del Coral. Ad agosto si tengono i festeggiamenti per la Nostra Signora della Mercede, con una storica regata di barche.

La cucina algherese si basa soprattutto su pesce e crostacei; in particolare sulla famosa aragosta algherese. Ed ancora, coppazza, spaghetti ai ricci di mare, paella algherese, arrosti di agnello, capretto e maialino da latte, pane in tante qualità , tra cui carasau, ravioli ripieni di ricotta e spinaci, carne, formaggio fresco con patate e menta (anzelottos, culurgiones o culingiones).Tra i dolci, gueffos, candelaus, melicheddas, fatti in pasta di mandorle e ricoperti di zucchero; amaretti, papassini, la seada, un grosso raviolo tondeggiante che racchiude del formaggio pecorino fresco e filante, aromatizzato con buccia d’arancia, fritto e condito al miele.

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