Accolto come una culla in una conca ai piedi del Monte Pollino, incorniciato, come un imponente anfiteatro, dall’Appennino Lucano, Castrovillari è un comune calabrese in provincia di Cosenza. Quest’importante e suggestiva cittadina, il cui nucleo abitato si estende si due parti (una più antica, con i suoi eleganti monumenti, chiamata Civita e collocata all’estremità di uno sperone roccioso; una parte nuova, ricca di moderni quartieri, ubicata in una vasta conca ai piedi del Monte Pollino), vede risalire all’epoca ellenica e bruzia le sue prime forme di vita organizzata anche se reperti archeologici, rinvenuti lungo le sponde del fiume Coscile, detto Sybaris, custoditi nel Museo Civico cittadino, risalgono all’epoca paleolitica.
Ruderi di ville romane confermano che il luogo subì una colonizzazione roma, da cui deriverebbe Castrum Villarum (Fortezza delle Ville), antico nome della città, che appare in un diploma del conte Ruggero nel 1094 .Durante il Medioevo, Castrovillari divenne uno dei più importanti centri economici e commerciali della zona. Sotto il dominio svevo, intorno al XI secolo, vennero ampliati i confini, tanto che verrà definita Città degli Svevi. Nel 1064 d.C. i Normanni, con a capo Roberto il Guiscardo, assediarono e conquistarono il centro abitato. Il dominio normanno si prolungò fino al 1189, quando Costanza d’Altavilla, ultima discendente della famiglia normanna, sposò Arrigo VI della famiglia sveva e, di conseguenza, il potere passò nelle mani degli Svevi che dominarono la città fino alla Battaglia di Benevento, nel 1266, in cui tutta l’Italia Meridionale , compresa Castrovillari, passò nelle mani degli Angioini che dominarono fino al 1400, anno in cui Ferdinando I d’Aragona riuscì a conquistare defintivamente la città.
In seguito passò direttamente sotto l’autorità imperiale, per poi finire infeudata alla famiglia Spinelli di Cariari che la resse, quasi ininterrottamente, fino all’eversione della feudalità, tranne dal 1579 al 1610, periodo durante il quale appartenne alla famiglia Sanseverino di Bisignano. Nel 1700 i Borboni si impossessarono di tutta l’Italia Meridionale, ma nel 1806 le truppe borboniche furono sconfitte dall’esercito francese di Napoleone a Campotenese, che conquistarono la città di Castrovillari. Caduto il dominio napoleonico, con il Congresso di Vienna, nel 1820, i Broboni ripresero il controllo della città fino a che il Risorgimento italiano non fuse la storia di Castrovillari col resto d’italia. Castrovillari diede un contribuito importante all’Unificazione d’Italia. Nel 1860 Giuseppe Garibaldi, ospitato dal colonnello Giuseppe Pace, arrivò trionfante nella città e poco dopo, in piazza San Giuliano, si svolse il plebiscito popolare per l’Unità d’Italia.