Cambiamento climatico, migrazioni, uguaglianza. Mark Zuckerberg ha toccato tutti questi temi nel suo ritorno ad Harvard, a 12 anni dall’abbandono degli studi all’universita’, per parlare alla cerimonia di laurea della classe 2017, la futura e’lite degli Stati Uniti e del Paese. Un discorso motivazionale ma anche fortemente politico. “Oggi voglio parlarvi dell’avere uno scopo. Ma non sono qui per fare il solito discorso su come trovare uno scopo nella vita. Siamo millennials. E’ una cosa che proveremo a fare istintivamente. Invece sono qui per dirvi che trovare il vostro scopo nella vita non e’ abbastanza. La sfida della nostra generazione e’ quella di creare un mondo in cui tutti ce l’abbiano“. Ha iniziato Zuckerberg, spiegando poi che “Una delle mie storie preferite e’ quella di quando John F Kennedy e’ andato in visita alla Nasa, ha visto un uomo delle pulizie con una scopa in mano e gli ha chiesto cosa stesse facendo. L’uomo gli rispose: ‘Signor Presidente, sto contribuendo a mandare un uomo sulla luna’. Avere uno scopo e’ quella sensazione di appartenere a qualcosa di piu’ grande di noi, di essere necessari, di lavorare per qualcosa di meglio. Lo scopo e’ cio’ che crea la vera felicita’.