Il misterioso aereo dello spazio X-37B dell’aviazione statunitense è tornato sulla Terra domenica dopo aver completato una missione spaziale segreta durata quasi due anni. Il veicolo di prova orbitale X-37B riutilizzabile e senza pilota è atterrato allo Shuttle Landing Facility, presso il Kennedy Space Center, in Florida, della NASA, un aeroporto utilizzato dall’Ambi Space Shuttle dell’agenzia spaziale Usa per lo sbarco fino alla fine del programma nel 2011. La missione, nota Orbital Test Vehicle mission 4 (OTV-4), è stata lanciata nel maggio del 2015 e ha condotto esperimenti segreti per un totale di 718 giorni durante l’orbita. È la quarta e più lunga missione del programma X-37B, gestito dall’Ufficio per le Forze Avanzate dell’Aeronautica Militare Usa. Il programma è iniziato come progetto NASA nel 1999, ma è stato successivamente trasferito al Pentagono.
“Lo sbarco di OTV-4 segna un altro successo per il programma X-37B e la nazione – spiega il tenente colonnello Ron Fehlen, tra i manager del programma -, questa missione ha ancora una volta segnato un record di resistenza in orbita e anche il primo atterraggio del veicolo nello stato della Florida. Siamo incredibilmente soddisfatti delle prestazioni del veicolo spaziale e siamo entusiasti dei dati raccolti per supportare le comunità scientifiche e spaziali“. Le prime tre missioni si sono concluse con gli atterraggi a Vandenberg Air Force Base in California. L’X-37B, costruito da Boeing, ricorda le navette spaziali della NASA, solo molto più piccolo.
È spinto in orbita da un razzo e a terra invece ‘si comporta’ come un aereo, atterrando su una pista convenzionale. Il compito esatto dell’X-37B non è mai stato rivelato e la segretezza che circonda il progetto ha portato all’illazione che l’X-37B alimentato a energia solare può essere utilizzato come un satellite spia o per fornire armi dallo spazio. L’aeronautica statunitense ha confermato solo che l’aereo senza pilota “esegue la riduzione dei rischi, la sperimentazione e il concetto di sviluppo delle operazioni per le tecnologie di veicoli spaziali riutilizzabili“. “Le tecnologie testate nel programma comprendono orientamenti avanzati, navigazione e controllo, sistemi di protezione termica, avionica, strutture ad alta temperatura e sigilli, isolamento riutilizzabile conforme, sistemi di volo elettromeccanici leggeri, sistemi di propulsione avanzata, materiali avanzati e volo autonomo orbitale, rientro e atterraggio” hanno spiegato dalla U.S. Air Force, concludendo che ci si sta preparando, sempre quest’anno, ad avviare la quinta missione X-37B della Cape Canaveral Air Force Station, in Florida.