Due pescherecci ed alcune, piccole, imbarcazioni da diporto sono affondati nel porto di Lampedusa a causa del fenomeno del marrobbio, ossia una rapida variazione del livello marino (veri e propri “tsunami” sulla costa). Danneggiata anche una motovedetta dei carabinieri. Nessuna persona e’ rimasta ferita. Sono stati divelti, a causa di queste gigantesche onde, anche i pontili dove venivano ormeggiati pescherecci e natanti da diporto. E’ accaduto tutto dall’altro lato del molo Favarolo e, dunque, nessun danno nel porto dove approda il traghetto di linea e pertanto i collegamenti non sono compromessi. Gia’ durante la notte, con delle pompe, la Guardia costiera e gli stessi militari dell’Arma sono riusciti a salvare la motovedetta dei carabinieri dove si era aperta una falla. Adesso, non ci sono piu’ rischi perche’ il repentino spostamento del livello marino sembra essersi spostato verso Levante. A quanto pare, era da circa 20 anni che, a Lampedusa, non si verificava un fenomeno naturale del genere.
“Due pescherecci affondati e un altro gravemente danneggiato, tante altre barche da pesca affondate. Danneggiata anche la motovedetta dell’Arma dei Carabinieri. E’ stato il marrobbio, una velocissima successione di alta e bassa marea che si verifica periodicamente nel porto di Lampedusa. I danni possono essere meglio quantificati con la luce del giorno“. E’ quanto dichiara la sindaca di Lampedusa, Giusi Nicolini, parlando dei danni subiti nella notte a causa del marrobbio sull’isola. “Tutta la marineria, la Guardia Costiera, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco sono in frenetica attività in questa lunga, faticosissima e tristissima notte, per affrontare l’emergenza“, aggiunge Nicolini. “E’ un disastro. E’ come se ci fosse stato un piccolo tsunami, tutte le barche si sono alzate. Gia’ stanotte ho avvisato la Prefettura di Agrigento ed ho chiamato il presidente della Regione che sta convocando la Protezione civile. Siamo di fronte ad una calamita’ naturale seria. C’e’ stato un vento fortissimo, una sorta di tromba d’aria – aggiunge ancora – si sono alzate le onde e l’acqua e’ arrivata fino al campo sportivo. C’e’ bisogno di aiuto, di riportare all’asciutto i pescherecci affondati e di controllare tutti gli altri. E’ affondata la vita ed i sacrifici fatti dai pescatori“. A Lampedusa sono circa 300 i pescatori.