Aprile 2017 – spiega Arpa Veneto in una nota – è risultato un po’ più caldo, soleggiato e piovoso del normale. Dopo che anche nel mese di marzo le precipitazioni erano state scarse, con persistenza del normale regime pluviometrico invernale (tempo stabile e pochi episodi di maltempo) e con conseguente aggravamento della situazione di siccità, nel mese di aprile la situazione è lentamente mutata, con prime avvisaglie del nuovo regime pluviometrico primaverile (tempo più instabile, con episodi di maltempo più frequenti), che poi si è manifestato chiaramento nell’ultima settimana del mese, quando è tornato anche il freddo.
Due fasi di tempo bello e stabile si sono avute dal 6 al 9 e dal 19 al 24. Le temperature medie mensili sono risultate da 0.5°C a 1°C superiori alla norma, nonostante la seconda metà del mese prevalentemente fresca, con un primo marcato calo termico fra il 17 ed il 21.
In realtà nella prima metà del mese le temperature sono state spesso 4-8°C superiori alla norma e questo ha influito molto nel bilancio termicofinale.
Le precipitazioni totali mensili sono state generalmente superiori alla norma (+10/+30%), anche se localmente è piovuto di meno (es. Agordo) o sono risultate normali (es. Sant’Antonio di Tortal). La frequenza delle precipitazioni va considerata normale, con 7-12 giorni piovosi (solo 7 ad Agordo), contro una media di 10-12 giorni. La neve è tornata a farsi vedere frequentemente oltre i 2000 m, ma talvolta anche a quote inferiori, fino a raggiungere i 1100-1200 m in un paio di episodi. Il bilancio pluviometrico da inizio anno mostra quasi ovunque dei deficit compresi fra il 10 ed il 30% (solo a San Martino d’Alpago, Auronzo e Santo Stefano il totale delle piogge dal 1° gennaio è da considerare pressoché normale).
Di questo mese si devono ricordare:
• Le temperature massime insolitamente alte in alcune giornate della prima metà del mese, con 25.9°C a Feltre e 23.3°C ad Agordo ilgiorno 3 e 21.4°C a Santo Stefano, 18.9°C a Sappada, 18.0°C aPescul, 16.5°C ad Arabba e 12.0°C sul Falzarego fra il 9 ed il 10.
• L’abbondante grandinata sul Monte Pelmo il giorno 10
• Il freddo anomalo fra il 18 ed il 21, con temperature tipicamente invernali in quota (a 2000 m minime attorno a -10°C e massime -5°C) con freddo accentuato dal forte vento sulle vette (sulla Marmolada picco registrato di quasi -20°C, ma con una temperatura percepita di 36°C il giorno 19). Nelle valli il giorno 21 si misurano -12°C a Cimabanche, -10.5°C in Val Visdende, -7.3°C ad Auronzo e -3.1°C a Belluno e Santa Giustina (le gelate provocano dei danni alle colture nelle valli più basse)
• I locali danni per vento forte il giorno 19, specie in Cadore
• Le piogge abbondanti del giorni 26 e 27, con 191 mm in Cansiglio in 48 ore, 142 mm a Col Indes, 131 mm a Soffranco e 120 mm a Longarone
• Le copiose nevicate (30-50 cm) a 2000-2200 m fra il 26 ed il 27
In tutto si sono avuti 13 giorni soleggiati, 13 variabili o nuvolosi e 4 giorni di maltempo.