Previsioni Meteo: torna l’instabilità sul Nord Italia, temporali in intensificazione sulle Alpi

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L’estate meteorologica quest’anno pare voglia esordire nel migliore dei modi, con una configurazione barica tipica per la bella stagione. Difatti il bacino centrale del Mediterraneo rimane protetto da un promontorio anticiclonico, alimentato in quota da masse d’aria calde d’estrazione sub-tropicale continentale che risalgono direttamente dall’entroterra desertico algerino. Le stesse responsabili delle alte temperature, ben oltre la soglia dei +30°C +32°C, registrate in questi giorni sulle regioni settentrionali, così come in buona parte dell’Europa centrale.

12Al contempo il flusso perturbato principale continua a scorrere a latitudini elevate, al di sopra dei 50° nord, subendo una decisa accelerazione al traverso della Svezia meridionale, Danimarca, Polonia, Paesi Baltici, Bielorussia, Ucraina e ovest della Russia, causa la presenza di una profonda depressione extratropicale posizionata fra il mar Bianco e il nord della Carelia. Questa circolazione depressionaria, ben supportata lungo il proprio bordo più occidentale dalla discesa, dal mare di Barents, di aria fredda polare marittima che causerà un brusco calo termico fra Scandinavia, Finlandia e Russia occidentale, oltre ad imprimere una certa accelerazione al flusso perturbato principale che entra verso l’Europa determinerà anche un suo temporaneo abbassamento di latitudine.

13L’ingresso delle più temperate ma umide correnti atlantiche sui bassopiani dell’Europa centrale produrrà parecchia instabilità, specialmente durante le ore pomeridiane e serali, favorendo lo sviluppo di intensi temporali, in modo particolare sulla Francia, che verranno ulteriormente esaltati dall’inasprimento del “gradiente termico verticale” fra media e bassa troposfera. Nel frattempo da ovest si farà avanti una nuova saccatura che si elongherà verso latitudini sempre più meridionali, fino ad interessare più da vicino la Francia e l’Italia settentrionale entro la serata di domani, causando una diminuzione del geopotenziale in quota.

8La parte più meridionale di questa saccatura atlantica, in lento spostamento verso est, nel corso della giornata di domani andrà ad intercettare il modestissimo “upper level low” che si sarà isolato nel sud della Francia, con dei massimi di vorticità positiva isoentropica nella media troposfera che incentiveranno l’attività “termoconvettiva” sui rilievi alpini, agevolando lo sviluppo di molti temporali di calore.

3L’avvicinamento di questa modesta “upper level low” alle nostre regioni più settentrionali nel corso del tardo pomeriggio e della serata di domani determinerà un incremento dell’instabilità convettiva, in modo particolare sulle Alpi occidentali e sulle aree pedemontane del Piemonte, indotto proprio dall’avvicinamento dell’“upper level low” dalla Francia meridionale, con la sua “anomalia positiva della tropopausa dinamica” che entro la tarda serata raggiungerà il Piemonte. La marcata instabilità, prodotta dall’aumento del “gradiente termico verticale”, dovrebbe agevolare lo sviluppo di moti convettivi (correnti ascensionali dal basso verso l’alto piuttosto turbolente) anche intensi nelle ore pomeridiane, in grado di favorire la nascita di diverse “Cellule temporalesche”, le quali gonfiandosi nel corso del pomeriggio e della serata potranno sconfinare sulle sottostanti aree pianeggianti del Piemonte, dando luogo a dei rovesci e a temporali molto isolati.

Prognose_20170531Nella giornata di venerdì, invece, con lo spostamento dell’“upper level low” verso levante, l’instabilità “termoconvettiva” si estenderà anche ai rilievi di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli, dove durante le ore pomeridiane si potranno sviluppare imponenti annuvolamenti cumuliformi che evolvendo in grossi cumulonembi, alti anche più di 10 km, potranno dare la stura a dei rovesci e a dei temporali sparsi, distribuiti a macchia di leopardo fra Alpi e Prealpi, con qualche occasionale sconfinamento sulle aree pedemontane.

18557401_2011455685744189_529705521239021733_nMa la presenza di una significativa “anomalia positiva della tropopausa dinamica” sopra le nostre regioni settentrionali, collegata alla circolazione ciclonica in quota dell’ upper level low”, genererà una discreta attività “termoconvettiva” anche sui monti dell’Appennino centro-settentrionali, con il probabile sviluppo di alcune “Cellule temporalesche” sui rilievi dell’Emilia e sui monti al confine fra Marche e Abruzzo. In questo caso pero si tratterà di fenomeni ben meno intensi e più isolati, per lo più localizzati sulle aree montuose più interne.

500 GFS del 10 giugnoNon si tratterà di una vera e propria sferzata temporalesca, visto che gran parte dei temporali interesseranno principalmente le aree montane e pedemontane, ma quel che basta per riportare i termometri su valori decisamente più accettabili per il periodo (non certo un vero refrigerio), dopo il gran caldo, con temperature superiori ai +30°C +32°C, patito nei giorni scorsi in molte regioni del nord.

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