Salute: calano i fumatori in Piemonte

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Calano i fumatori in Piemonte anche se l’uso di tabacco e sostanze e l’abuso di alcool restano ancora responsabili di una quota importante della mortalità e del carico di malattia della popolazione. Tuttavia il calo ha fatto segnare un rallentamento negli anni più recenti. A rilevarlo l’Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze in occasione della Giornata mondiale anti tabacco. In base ai dati dell’indagine Passi, nel periodo 2011-2014 il 38% dei fumatori piemontesi di età compresa tra 18 e 69 anni riferiva di aver tentato di smettere nell’ultimo anno: di questi il 91% dichiarava di avere fatto il tentativo da solo e l’81% di non essere riuscito a smettere. Nello studio Espad condotto tra gli studenti di 15-19 anni il 61% degli studenti del Piemonte ha provato, almeno una volta nella vita, a fumare e il 23% ha fumato quotidianamente almeno una sigaretta nell’ultimo anno. Il fumare almeno una sigaretta al giorno aumenta con l’età, raggiungendo il 37% tra i 19enni e il 36% tra le 19enni. A causa del fumo di tabacco nel 2012 in Piemonte sono morte 5.350 persone, di età superiore ai 34 anni, il 16% di tutti i decessi fra gli uomini e il 5% fra le donne.A causa del fumo di tabacco sono avvenuti prima dei 75 anni 2.120 decessi. In questa fascia di età i decessi dovuti al fumo costituiscono il 20% dei decessi fra gli uomini e il 10% fra le donne. Nel 2013 in Piemonte ci sono stati 19.262 ricoveri ospedalieri attribuibili al fumo di tabacco tra gli adulti di età superiore a 34 anni. Nel periodo 2005-2014 sono progressivamente aumentate le Asl che dichiarano di avere trattato soggetti per tabagismo come sostanza primaria: il numero di soggetti trattati presso i Dipartimenti di Patologia delle Dipendenze è anch’esso aumentato da 624 a 1.269.

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