Dall’acqua, che “serve a tutto, alle cellule per le loro reazioni chimiche, al trasporto dei nutrienti, alle ossa“, passando per l’amore – “affetti e rapporti sociali aiutano a superare il dolore, pare riducano la produzione di sostanze depressive in risposta agli stress acuti” – sono 11 i passi da percorrere per il benessere femminile di mente e corpo. A sintetizzarli è ‘Il bene delle donne‘, firmato per Rizzoli da Eliana Liotta, autrice del best seller internazionale ‘La Dieta Smartfood’, e Paolo Veronesi, direttore della divisione di Senologia chirurgica allo Ieo – Istituto Europeo di Oncologia e presidente della Fondazione Umberto Veronesi. Il libro, che si legge come un romanzo e si consulta come un manuale, dà alle lettrici le risposte agli interrogativi più comuni. Che cosa mangiare per dimagrire e allontanare ipercolesterolemia, diabete e patologie come il cancro? Quali check up fare a ogni età? Come proteggere le ossa? In che modo affrontare i disturbi ginecologici durante il periodo fertile e in menopausa? Pagina dopo pagina, si scoprono i collegamenti fra corpo e mente, neuroni e intestino, ormoni e appetito, cuore e stress. Il punto di partenza è un concetto nuovo: il femminismo scientifico, come lo definiscono gli autori. Secondo gli studi più recenti, la parità dentro e fuori casa è un punto fermo per il benessere della donna. “I dati Istat sono crudi: il 70% e più del lavoro familiare è a carico delle italiane“, si legge nel primo capitolo del libro. “Appena la metà di loro svolge una professione fuori di casa a tempo pieno. Se questo lo volesse la Natura, i risultati delle ricerche sarebbero altri. E invece emerge che le donne soffrono meno di depressione quando hanno un’indipendenza economica e condividono con il partner le incombenze domestiche. Viene fuori che l’istruzione e i lavori qualificati possono allontanare l’Alzheimer“. Il femminismo scientifico è chiamato in causa nel libro anche per un’altra ragione: le differenze di sesso non sono tenute in debito conto nelle università, nei laboratori, nelle corsie degli ospedali. Non si è ancora affermata la cosiddetta medicina di genere, che dovrebbe destinare alle pazienti un’attenzione specifica. Un esempio su tutti: i farmaci. Le donne assorbono in maniera diversa i principi attivi. E invece la maggioranza delle pillole e delle fiale in commercio è testata sugli uomini: in media risulta studiata su un maschio giovane, bianco e sui 70 chili. Le arruolate nelle sperimentazioni sono ancora pochissime e anche per questa ragione le donne mostrano più reazioni avverse ai farmaci. Il bene delle donne, si legge nel libro, “è che si faccia largo un’idea della salute complessiva, non parcellizzata. La psiche con il corpo, la vita sociale assieme ai sintomi”. Per esempio, lo stress cronico ormai si considera un fattore di rischio per il cuore: alza la pressione, accelera il battito. Le stime dicono che un malato oncologico su tre soffre di uno stato depressivo. Ma un ruolo importante spetta anche all’alimentazione. In ogni sezione del libro si trovano le indicazioni più aggiornate sull’alimentazione per proteggere il cuore, ridurre il colesterolo alto, prevenire i tumori e salvaguardare le ossa.
Ecco dunque gli 11 passi in cui è sintetizzato lo spirito del libro, per la salute di mente e corpo:
- Acqua. Serve a tutto. Alle cellule per le loro reazioni chimiche, al trasporto dei nutrienti, alle ossa: con un paio di litri si può coprire 1/3 del fabbisogno giornaliero di calcio.
- Amore. Affetti e rapporti sociali aiutano a superare il dolore, pare riducano la produzione di sostanze depressive in risposta agli stress acuti, perfino i tassi di recidiva del cancro al seno.
- Condivisione. Le ricerche dimostrano che l’incidenza della depressione nelle donne è minore se la distribuzione dei carichi familiari è equa, se lui e lei si spartiscono cura dei figli e della casa.
- Controlli. Salvano la vita: dagli esami del sangue alla mammografia. Curare un cancro al seno sul nascere avvicina a una possibilità altissima di guarigione: il 98%.
- Curiosità. Leggere, fare i cruciverba o i giochi da tavolo, suonare: dagli studi è emerso che impegnare la mente fa da scudo alle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
- Empatia. Tipica del cervello femminile, è da coltivare anche nel mondo professionale, dove sono richieste sempre di più le abilità sociali e di comunicazione.
- Movimento. Tonifica, brucia calorie e fa ammalare meno: potenzia le difese, allontana il rischio di malattie cardiache, demenze, osteoporosi, diabete, cancro al colon, all’utero e al seno.
- Relax. Bisogna allentare le tensioni. Lo stress cronico produce uno spettro di sintomi che vanno dall’insonnia ai disagi intestinali. Ed è un fattore di rischio per il cuore.
- Sole. Consente la sintesi attraverso la pelle della vitamina D, essenziale per le ossa. Aria aperta a ogni età: prima per costruire lo scheletro, poi per prevenire l’osteoporosi.
- Vegetali. Almeno due terzi di pranzo e cena dovrebbero provenire dal mondo vegetale: metà da verdura e un po’ di frutta, un quarto dai cereali (al top gli integrali).
- Volontà. È necessaria per rivoluzionare le abitudini scorrette. Alimentazione e stili di vita sani abbattono del 30-40% il rischio di cancro, oltre che di tante altre patologie.